venerdì 13 gennaio 2012

Come cuocere il coniglio arrosto

Mi sono accorta che uno dei post che più spesso viene richiesto è: come togliere il "selvatico" al coniglio, cosa che mi ha molto sorpreso, per cui ho deciso di fare un passo avanti e di scrivere come lo si cuoce arrosto.

Ricordo che il coniglio, soprattutto se di campagna e non di allevamento, va lasciato alcune ore in acqua, aceto e fettine di cipolla per togliere il gusto di selvatico, quindi va tolto dall'acqua e aceto, lavato e asciugato, tagliato a pezzi e condito con succo di limone e aglione (trito di aglio, rosmarino, sale e pepe.) e lasciato in una teglia ad insaporire.


Per la cottura è possibile fare in tre modi: 
1) aggiungere al coniglio olio e un po' di vino e porre la teglia in forno e cuocere a calore moderato 170/180 gradi per circa un'ora (dipende dalla grossezza del coniglio), bagnandolo ogni tanto con l'olio. Se vedete che la carne si asciuga troppo bagnatela con un po' di brodo. Il coniglio deve assumere un aspetto dorato  


2) Mettere i pezzi di coniglio in una padella e rosolarli con un po' di olio, poi proseguire la cottura in forno aggiungendo olio e un po' di brodo (anche di dado).


3) Mettere a scaldare in un tegame un po' di olio di oliva, aggiungere i pezzi di coniglio e rosolarli a fuoco vivace, versare mezzo bicchiere di vino bianco e fare sfumare. 
Quando si è asciugato aggiungere un altro po' di vino insieme ad acqua e dado ed abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e cuocere a fuoco lento fino a completo assorbimento del liquido.
Se vi piace è possibile aggiungere qualche minuto prima di spegnere  due cucchiai di conserva o passata di pomodoro.



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