venerdì 13 novembre 2015

Novembre poesia di Teresa



Venerdì scorso sono andata a San Giovanni in Persiceto  per una serata in ricordo di Teresa, hanno pubblicato un libro con le sue poesie e i suoi scritti ed hanno deciso di presentarlo attraverso uno spettacolo di lettura e musica.
La serata è stata organizzata dall'associazione "Dipetto" nata dalla gemmazione dell'omonimo gruppo di auto mutuo aiuto per le donne colpite dal tumore al seno di cui Teresa è stata una delle quattro fondatrici
.
E' stata una serata molto bella e piena di emozione.

Quella che pubblico è una delle poesie di Teresa legata alla sua terra.


NOVEMBRE

"Più non canta per me
l'usignolo sul ramo
e foglie gialle
marciscono nell'orto.
Con gesti usati
dagli antichi padri
il vecchio solo 
- sulla strada grigia-
avvolge il suo mantello
e taglia la bufera.
Fugge
dal fondo degli occhi
il ricordo dei freschi meriggi
e il silenzio dell'orto,
nell'afa dell'estate.
Ora
che l'ultimo lembo d'azzurro 
è soffocato
dorme, nelle membra stanche,
la malinconia dolce d'autunno.


Teresa quando ho lasciato il lavoro a Persiceto per trasferirmi a San Cesario ha scritto un biglietto di saluto e voglio condivederne una parte con voi.
Teresa è sempre con me, nei miei pensieri, nel mio cuore.
L'amicizia, quando è vera, supera tutti i confini, anche quelli della morte.

Teresa ti voglio bene!

Ci sono pioppi enormi che svettano alti, nel bianco cielo d'Emilia.
E ci sono olmi e grandi querce, roveri solitarie nelle distese dei campi, sparsi nella pianura a muoverne il profilo.
E poi ciliegi, grandi ciliegi dalle braccia larghe, o castagni dal pesante manto sui monti dell'Appennino.
Sono le piante nate per supportare pesi, per dare frutti e contrastare tempeste, proteggere, accogliere.
Ognuna di loro trae vita da forti radici, artigli conficcate nella viscere della terra madre.


E poi ci sono persone, uomini e donne, come le piante ferme e ancorate alle radici.
Da esse traggono forza per il loro fare quotidiano, intelligente e modesto, silenzioso e riflessivo, per un cammino certo, un appassionato lavoro di cura, di protezione, di accoglienza, di sostegno.
Non ci sono espressioni per descriverle senza che si corra il rischio di cadere nel banale o nel già detto: semplicemente esse esistono, sempre più rare, come le grandi querce nel piano, esse si distinguono da piante uguali di anonimi filari.


Un altro piccolo ricordo di Teresa lo trovate QUI

QUI  una sua idea per la cena..