domenica 30 ottobre 2011

Torta al limone

Io ha tante amiche, devo dire che le migliori in cucina (e non solo) si chiamano Paola.
Una volta ad un campo per  famiglie a Moena ce n'erano ben sei!!!!!  Augusto ha decretato quell'anno il regno delle Paole!!!!
Questa torta la potrei chiamare Torta Paola: la prima volta che l'ho assaggiata l'aveva fatta la mia amica Paola Calzolari Santini, ma la ricetta mi è arrivata dalla Paola Grandi Pelloni (con il doppio cognome sembrano tutte nobili).
E' una torta veloce e semplicissima, ma molto, molto buona.

Per l'impasto: 200 grammi di zucchero, 200 grammi di farina, 3 uova, 1/2 bicchiere di olio, 1/2 buccia di limone grattugiata, 1 bustina di lievito per dolci.
Per la copertura: il succo di due limoni, 1 etto di zucchero.


  1. Montare le uova con lo zucchero, unire l'olio, la buccia di limone grattugiata poi la farina e il lievito.
  2. Cuocere per mezz'ora a 170°.
  3. Preparare il succo di limone, unire lo zucchero e mescolare bene, facendo sciogliere lo zucchero nel limone.
  4. Quando la torta è cotta, versarvi sopra il composto di zucchero e limone, facendo con uno stuzzicadenti alcuni fori nell'impasto.

biscottini al cocco

 Versione ricca (di calorie), ma squisita

250 grammi di farina di cocco, 250 grammi di burro, 250 grammi di farina 00, 200 grammi di zucchero, 3 uova, dose per dolci da 1/2 chilo.
Sciogliere il burro, montare le uova con la dose. Mescolare tutto insieme, si formerà un impasto molle.
Stendere sulla teglia la carta da forno, fare piccole palline con l'impasto e mettere nella teglia (oppure se lo preferite potete mettere le palline dell'impasto in pirottini di carta). Mettere a cuocere nel forno già caldo a 180° per qualche minuto, togliere i biscottini dal forno appena prendono colore. Lasciare raffreddare ed indurire fuori dal forno, cospargerli di zucchero vanigliato.



Versione light, ma ugualmente buona

2 albumi, 150 grammi di zucchero, 200 grammi di farina di cocco.
Montare gli albumi, aggiungere lo zucchero e montare ancora. Aggiungere la farina di cocco e mescolare.
Stendere la carta da forno nella teglia, con l'aiuto di un cucchiaino mettere l'impasto a mucchietti sulla teglia.
Cuocere in forno caldo a 180° per 10 minuti.

martedì 25 ottobre 2011

Le minestre del freddo 2: Crema di piselli, crema di porri, crema di sedano, crema di lenticchie

Le zuppe e le creme di verdura sono proprio buone!!!!! e quando è freddo si mangiano gustano con grande piacere.

Crema di piselli

Ingredienti: olio di oliva, 1 cipolla, 300 gr di piselli freschi o surgelati (oppure 2 barattoli di piselli che vanno scolati), 2 o 3 patate di media grandezza, acqua (circa 250 gr a testa), sale (o dado).
Soffriggere la cipolla nell'olio, aggiungere i piselli e le patate a tocchetti, aggiungere l'acqua e il sale.
Far bollire per mezz'ora e frullare con il frullatore a immersione.

Crema di porri

Ingredienti; 2 porri, due patate di media grandezza, un litro d'acqua, un cucchiaio d'olio d'oliva, sale (o dado), se gradito un po' di peperoncino.
Mettere nel tegame i porri tagliati a fettine, le patate a tocchetti, l'acqua, il sale e il peperoncino.
Cuocere per 30/40 minuti, poi frullare



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Crema di sedano (Marinella)

Ingredienti: 500 gr di sedano, 3 cucchiai di farina integrale, (o farina normale) ½ litro di brodo vegetale, 2 cucchiai di olio d’oliva, salvia, mezza cipolla.

Lavate e pulite il sedano levandone i filamenti e le foglie troppo grandi. Tagliate a rondelle sottili e ponetele in un tegame con un po’ d’acqua, salvia, cipolla. Lasciare appassire, aggiungere la farina mescolando fino ad imbiondirla. Unire il brodo vegetale caldo e cuocere per trenta minuti. Passare il composto al setaccio, servirlo caldo con crostini di pane rosolati in una padella. Servire con un filo di olio crudo e parmigiano.

Le creme possono essere servite con crostini di pane rosolati in padella anti aderente senza nulla o con un po' di burro, oppure con fettine piccole e sottili di pancetta abbrustolita. 


Crema di lenticchie


Ingredienti: 200 gr. di lenticchie (che andranno ammollate nell'acqua per alcune ore), 1 cipolla piccola, 1 rametto di rosmarino, 1 cucchiaio di olio d'oliva, 1 barattolo di polpa di pomodoro, sale, pepe, acqua 1/2 litro.

Tritate la cipolla e il rosmarino, appassite il trito nell'olio, unite le lenticchie e  lasciate insaporire poi aggiungete il pomodoro, regolate di sale e pepe, fate cuocere alcuni minuti poi aggiungere l'acqua. Far cuocere per 40 minuti.
Una volta pronte frullatele con il frullatore a immersione. Servire la crema con fettine di pane.



lunedì 24 ottobre 2011

consigli domestici: biancheria

Quando ci si unge un vestito è bene mettere subito un po' di talco sopra la macchia, lasciarlo alcuni minuti poi spazzolarlo, ma se vi accorgete della macchia di unto mentre state caricando la lavatrice mettete sulla macchia un po' di detersivo da piatti, sfregate un po' la stoffa per farlo penetrare bene, poi lavate come al solito (attenzione se il capo è di lana).

A volte però ci si accorge della macchia di unto solo mentre si sta stirando, in questo caso mettete un po' di talco sopra la macchia e passatevi sopra il ferro caldo, con la dovuta attenzione rispetto al tessuto che si sta stirando, lasciate il talco per alcuni minuti, poi spazzolate.

Dopo un lavaggio delicato a bassa temperatura può succedere che l'odore di sudore non sia scomparso dagli abiti, per evitare che accada mettete un cucchiaio di bicarbonato (in aggiunta al vostro detersivo) nella vaschetta del detersivo corrispondente al lavaggio e procedete con le solite modalità.

L'aceto è un prezioso aiuto in casa, si può utilizzare al posto dell'ammorbidente in lavatrice, al posto del brillantante nella lavastoviglie, caldo si può utilizzare per togliere il calcare dai sanitari.

venerdì 21 ottobre 2011

Le minestre del freddo 1: minestra di fagioli, minestra di spinaci

E' tornato freddo e la sera, quando si torna a casa, si gusta volontieri un piatto di minestra bella calda. Queste sono le ricette di alcuni dei miei piatti preferiti.

Minestra di fagioli

Ingredienti (per sei persone): burro e/o olio, un po' di prezzemolo tritato , 1 spicchio di aglio, conserva o passata di pomodoro, 2 barattoli di fagioli borlotti, 1 patata, maltagliati (pasta all’uovo tagliata in modo irregolare) o quadretti all’uovo grandi o riso o bucolotti (ditalini) calcolando 40 gr a testa, un litro e mezzo di acqua.

Procedimento:
nel tegame sciogliere il burro, aggiungere l’olio l’aglio ed il prezzemolo  tritati e fare rosolare; unire la conserva e fare cuocere assieme fino a quando il tutto cambia colore. A questo punto aggiungere i fagioli e lasciare che prendano sapore. 
Unire l’acqua e la patata e lasciare cuocere senza fretta. Quando la patata e i fagioli saranno cotti  passarli con il passa verdure  (o il frullatore a immersione) e lasciare cuocere ancora aggiustando con il sale e, se serve, con un po’ di dado.

Con la pentola a pressione in mezz'ora si fa tutto!

Se si usano i fagioli secchi lasciarli a bagno in acqua per una notte, poi cuocerli in acqua salata e 1 cucchiaio di olio per un'ora. Usare per fare la minestra sia i fagioli che l'acqua di cottura.

 Nel caso la densità della minestra non risponda alle vostre esigenze, si può aggiungere un cucchiaio di fiocchi di patate

Portare ad ebollizione il brodo ottenuto e cuocere la pasta preferita.
N.B.: questa è una minestra che è più buona se la si lascia "riposare un po' prima di servirla. 
E' ottima anche in estate se servita tiepida.

Minestra di spinaci (quasi un piatto unico)




Ingredienti : Spinaci (anche congelati), sale, burro, brodo (anche di dado), uova, grana grattugiato, quadretti all’uovo.

Procedimento: Lessare gli spinaci in pochissima acqua salata, tritarli  e porli in un tegame con  il burro, lasciare insaporire poi versarvi il brodo. Lasciare cuocere per 15 minuti, versarvi i quadretti e nel frattempo sbattere due uova con il grana. Versare il composto di uovo nel brodo bollente e mescolare in fretta. Servire subito ai commensali. 
Questa minestra è buonissima fatta anche con il riso.





sabato 15 ottobre 2011

Torta di ricotta


Questa è una ricetta molto semplice, ma molto buona ed è la torta preferita da Augusto assieme alla crostata e al "bensone"

Noi la facciamo così:
Impastare 250 grammi di farina con 120 gr di zucchero e 100 grammi di burro a temperatura ambiente, un uovo e mezza bustina di lievito per dolci.
In un contenitore mescolare 500 gr di ricotta con 1 o 2 cucchiaiate di zucchero e un bicchierino di liquore mandorla amara o sassolino.
Stendere la pasta nella teglia da forno imburrata o ricoperta con carta da forno, mettere il ripieno preparato e cuocere in forno a 180° per 30 minuti.

Quando è appena sfornata e ancora bollente è possibile decorare la torta con scagliette di cioccolato fondente.


A noi piace con un ripieno abbondante per cui mettiamo più ricotta (750 grammi) lasciando invariato lo zucchero e il liquore.

Per utilizzare la carta forno, che di norma resta un po' rigida, inumidirla e stropicciarla, dopo si stende con grande facilità

Un'altra ricetta di torta di ricotta, un po' più elaborata, ma molto buona e che si presenta molto bene è questa:


Per la pasta: 300 grammi di farina, 100 grammi di burro a temperatura ambiente, 100 grammi di zucchero, 1 uovo, 1 cucchiaino di lievito.


Per il ripieno: 400 grammi di latte, 4 cucchiai colmi di zucchero, 4 cucchiai rasi di farina, 3 tuorli d'uovo, 400 grammi di ricotta, pinoli. 
Zucchero a velo per spolverizzare la torta.


Amalgamare insieme gli ingredienti per fare la pasta che deve rimanere sbriciolosa. Stendere in una teglia imburrata più della metà della pasta.
Fare la crema con latte farina, uova e zucchero, aggiungere la ricotta. stendere sulla pasta nella teglia e ricoprire con il rimanente impasto passato nel passapatate, spargere dei pinoli (quantità a piacere).
Cuocere in forno a 180° per 30/40 minuti, quando è ancora calda spolverizzare di zucchero a velo

venerdì 14 ottobre 2011

Crescentine (Tigelle)




Queste crescentine, tipiche delle nostre montagne, vengono chiamate impropriamente tigelle in quanto le tigelle sono gli stampi di terracotta in cui una volta venivano cotte


Nelle nostre zone ognuno ha una propria ricetta per l'impasto, noi lo facciamo così:


Ingredienti: Farina 1Kg, sale 4 cucchiaini, olio 4 cucchiai, lievito di birra 2 pacchetti, latte circa 400 ml. 
Al posto dell'olio, c'è chi mette 50 grammi di strutto, oppure un pacchetto di panna da cucina, oppure panna e strutto assieme.....C'è chi usa la farina integrale o metà farina bianca e metà integrale.... Sono buone in tutti i modi.
Con l'impasto di un chilo di farina si fanno circa 50 tigelle se piccolette, un po' meno se si usa uno stampo un po' più grande.
  
Sciogliere il lievito in latte tiepido, impastare insieme tutti gli ingredienti e lasciare lievitare almeno mezz’ora. Tirare l’impasto allo spessore di ½ cm circa e tagliare con lo stampo o con un bicchiere. Lasciare lievitare le tigelle ben coperte almeno mezz’ora. 


Scaldare gli stampi di ghisa o l'apposita piastra elettrica e cuocere. 
Si servono  con il salume, con i formaggi teneri (ottimo lo stracchino o lo scuacquerone con la rucola), con le verdure sott’olio o sott’aceto, con il pesto e il grana grattugiato (per chi lo gradisce), ottime con la NUTELLA o la marmellata.

Pesto per tigelle: Lardo o pancetta macinati, aglio, rosmarino. Macinate tutto assieme.

Gnocco fritto (ricetta di Augusto)

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Ieri sera, per festeggiare il compleanno di Augusto, ho preparato gnocco fritto e crescentine (tigelle) con salume e formaggio, è stata una grande cena.
Il gnocco è venuto molto buono e per nulla unto; l'ho preparato così:

Ingredienti: Farina 1 Kg, un cubetto di lievito di birra o una bustina di lievito liofilizzato  (io prendo quello che va direttamente nell'impasto senza doverlo sciogliere prima,), un cucchiaino raso di zucchero, sale (4 cucchiaini), olio due cucchiai, latte 180 ml e 220/250 circa di acqua minerale gassata per impastare. Olio o strutto abbondante per friggere.

Impastare gli ingredienti ottenendo una pasta abbastanza soda. 
Lasciare lievitare una mezz’ora. Tirare la sfoglia allo spessore di mezzo centimetro, se si usa  la macchinetta passare al n° 3 o 4 a seconda del gusto. Tagliare a losanghe o a quadrati. Friggere nell’olio bollente.
!!!!!! IMPORTANTE!!!!!!! La pasta  deve essere tirata e fritta, se resta sulla spianatoia si secca e non è possibile friggerla bene!!!!!!

ecco le esperte del gnocco fritto parrocchiale.......


sempre a sedere a sbragherare...................

Consiglio: se si vuole servire come antipasto o merenda è preferibile fare pezzetti piccoli, sono molto graziosi e si presentano bene. Il gnocco fritto è ottimo con il salume, i formaggi molli come lo stracchino ( a me piace con i formaggini!!!!), la marmellata. 
E’ ottimo anche nel caffelatte o nel latte e cacao.

domenica 9 ottobre 2011

Gnocchi di patate-sugo alla pancetta-sugo al gorgonzola

Oggi ho fatto gli gnocchi di patate!

Avevo provato a farli appena sposati, ma Augusto preferiva quelli della mamma..... allora un po' per scherzo un po' per non competere .... non mi sono più cimentata!

Oggi sono venuti buoni!!

Ho provato la ricetta che ho trovato nel libro di Sandro Bellei "La cucina modenese" che qui riporto:
Per quattro persone:
600 gr di patate bianche e farinose (non novelle)
200 gr di farina
1 uovo, sale q.b.
(io di fatto per otto persone ho utilizzato 1500 gr di patate, 500 gr di farina, 1 uovo e un pizzco abbondante di sale  e devo dire che ne avremmo mangiati molti di più!!!)

  • Lessare le patate con la buccia in acqua bollente salata (oppure pelare le patate e cuocerle al vapore con l'apposito cestello), passarle con lo schiacciapatate sulla spianatoia, aggiungere la farina, il sale e l'uovo ed impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido.
  • Staccarne dei pezzi e arrotolarli sulla spianatoia fino ad ottenere dei cilindri dello spessore di circa un centimetro, tagliateli a pezzetti di circa due centimetri, infarinarli e arrotolarli sui rebbi di una forchetta o sul retro di una grattugia. 
  • Cuocerli in abbondante acqua salata e toglierli delicatamente con una ramina o un colino man mano che vengono a galla e metterli in una zuppiera.


Si possono condire con burro e salvia, con un sugo al pomodoro o il ragù, ma per noi il sugo migliore è quello con la pancetta che gli dà un sapore squisito.
Noi lo facciamo così:
rosolare una mezza cipollina tritata in burro e olio, aggiungere la pancetta a fettine sottili (quantità a piacere), sfumare con un po' di vino, aggiungere la conserva e lasciare cuocere alcuni minuti.
Vi posso garantire che sono veramente buoni!!!!

Gli gnocchi si possono condire anche con un sugo al gorgonzola che si prepara facendo sciogliere in una casseruola 150 grammi si gorgonzola, 200 grammi di panna, 50 grammi di burro e un pizzico di sale.

domenica 2 ottobre 2011

Sugo di ricotta e pancetta


Questo sugo veniva utilizzato dalla nonna Anna per condirci gli strichetti (o farfalle) all’uovo,  è  un sugo veramente buono e diventa praticamente un piatto unico:

Ingredienti per 4 persone : 50 gr di burro, un po' di cipolla tritata ,  100 gr di pancetta  tagliata a fettine spesse, poi ridotta a quadratini,  un goccio di vino, polpa di pomodoro (1 barattolo), 200 gr di ricotta, un po' di  prezzemolo tritato, 320 gr strichetti all’uovo, sale.

Procedura: Rosolare nel burro un po’ di cipolla, aggiungere la pancetta, sfumare con un po’ di vino, aggiungere la polpa di pomodoro, salare, quando si è addensato aggiungere circa metà  ricotta. Lasciare insaporire un poco poi unire il prezzemolo e la ricotta rimasta lasciandola a pezzettoni, condire con il sugo la pasta cotta in acqua bollente salata e servire.

Besciamella - Pasta all'uovo - Lasagne


Ricetta base
Latte un litro, burro gr 50/80 (la quantità di burro è variabile a seconda dei problemi calorici, con più burro è migliore) farina quattro o cinque cucchiai colmi per averla più o meno densa, sale.

La vera ricetta prevede di fondere il burro in un tegame, aggiungere la farina, amalgamare bene ed aggiungere tutto il latte freddo (come consiglia Lisa Biondi) salare e mescolare, oppure aggiungere lentamente il latte caldo mescolando continuamente. Fare bollire alcuni minuti.

La nonna (e non solo lei) invece metteva il tegame con il latte sul fuoco, a parte stemperava la farina con parte del latte e la versava poi nel tegame con il latte già caldo mescolando velocemente. Aggiungeva il burro, regolava di sale e lasciava bollire qualche minuto. Questo metodo è più veloce ed è indicato se si devono fare grandi quantità di besciamella, inoltre se si devono controllare le calorie basta aggiungere una quantità minore di burro.

Quando ero piccola mi ricordo che mia madre, l’Almetta, prima faceva cuocere la farina a fuoco lento fino a quando diventava scurina (credo che il termine giusto sia farina stearata), la faceva raffreddare e poi procedeva a fare la besciamella, che ha un sapore particolare. 

 Pasta all'uovo
Si forma sul tagliere una fontana con la farina (1 hg per uovo), dopo avere impastato molto bene il tutto ed avere formato una palla di buona consistenza, lavorarla per alcuni minuti fino a che si presenti ben liscia e senza grumi.
N.d.r. Per questa operazione servono le mani calde, ma come si dice: mani calde cuore freddo, per cui è meglio avere il contrario. 

A questo punto la pasta è pronta per essere tirata a mano per chi è capace, facendo una bella sfoglia con tagliere e mattarello o utilizzando la macchina per tirare la pasta. 
Dopo di ché si decide il formato da utilizzare.

Lasagne

 

[ come dose si calcola un ½ uovo a testa ed un litro di besciamella ogni tre uova]


 Per fare le lasagne si impasta la farina con l'uovo (vedi ricetta sopra), si stende la sfoglia non troppo sottile, si taglia a pezzi regolari (o quadrati di circa 10/12 cm oppure della grandezza della teglia che utilizzerete). Le sfoglie preparate si  lasciano seccare un po' poi si fanno bollire, poche alla volta, in acqua salata pochi minuti (la pasta deve rimanere un po' dura) poi si stendono su un telo per farle raffreddare.
In una teglia da forno imburrata per non fare attaccare, si fanno strati cominciando con la sfoglia poi con la besciamella e il ragù e una abbondante spruzzata di parmigiano reggiano. 
A questo punto vale la pena sospendere un attimo la spiegazione per introdurre un tema molto importante all’uopo: è meglio unire il ragù e la besciamella per stenderli insieme o è forse meglio mettere prima l’uno e poi l‘altro? E quali dei due prima? 
Noi pensiamo che, per non offendere nessuno dei due importantissimi ingredienti, convenga seguire il metodo bipartisan: insieme appassionatamente. 

Torniamo alla spiegazione: dopo questo primo strato si continua con la pasta e  si va avanti in questo modo fino a raggiungere 6/8 strati. A   chi piace la crosta superiore si suggerisce di non mettere ragù nello strato superiore. Suggerimento per la cottura: cuocere in forno a 180°  per 40 minuti, per i primi 15/20 minuti tenere coperta la teglia con un foglio di alluminio poi scoprire.