domenica 29 aprile 2012

RISOTTO AI FUNGHI

Il menù del pranzo di oggi per la nostra famiglia ed i miei genitori (8 persone) ha previsto:

Risotto con i funghi, coniglio arrosto, patate fritte a tocchetti con l'aglione, zucchine e cipolle al forno, macedonia.

Per fare il RISOTTO AI FUNGHI per 8 persone ho utilizzato:
1 cipolla piccola, 50 grammi di funghi porcini secchi, burro, 800 grammi di riso, brodo di dado q.b., parmigiano grattugiato.

E' necessario lavare bene i funghi secchi e lasciarli a bagno in acqua almeno 30 minuti (meglio per un tempo più lungo), i funghi vanno poi scolati e tritati grossolanamente. Non buttare l'acqua di ammollo dei funghi!!!!

Tritare la cipolla e metterla in un tegame dove avete sciolto il burro, far rosolare un poco mescolando continuamente e versare i funghi, farli tostare leggermente e aggiungere il riso, mescolare bene e versare l'acqua di ammollo dei funghi (serve per dare maggior sapore) filtrandola se ci sono impurità. (Prima di mettere l'acqua si può sfumare il riso con mezzo bicchiere di vino, far evaporare bene poi proseguire versando l'acqua dei funghi...)
Salare o mettere un dado e lasciare cuocere fino a quando il riso avrà assorbito il liquido.
A parte tenete a bollore sul fuoco un tegame con il brodo di carne o di dado e iniziate man mano a versarne nel riso  un po' alla volta. Lasciate cuocere mescolando sempre.
Quando il riso è ancora al dente spegnete il fuoco e aggiungete un pezzetto di burro e parmigiano grattugiato.
Mescolate bene e servite ben caldo.

Come cuocere il riso

Queste note sono per  cuochi principianti.


Il riso è un alimento di notevole valore nutritivo per l'alto contenuto di carboidrati e di sali minerali, è di sapore gradevole ed è facilmente digeribile.
Non contiene glutine.

In commercio vi sono vari tipi di riso: 
il riso di grana piccola indicato per minestre  e minestroni, il riso di grana media indicato per frittelle e crocchette, il riso di grana grossa indicato per risotti, il riso basmati (di forma allungata) di origine indiana che esiste in commercio sia bianco che integrale, infine le qualità di riso "parboiled" che per una speciale lavorazione sono più resistenti alla cottura e che perciò sono consigliate per le insalate di riso.



Cottura comune: Il modo più comune e semplice di cuocere il riso è l'ebollizione: il riso si mette a cuocere in liquido bollente (acqua salata o brodo o latte), a cottura ultimata si scola e si condisce.
Non si può stabilire a priori il tempo di cottura (in genere dai 15 ai 20 minuti) perchè il tempo dipende dal tipo e qualità di riso e dalle esigenze delle varie preparazioni.


Cottura nei grassi: Si mette nella casseruola il grasso scelto (burro, olio, strutto..) con o senza odori secondo la ricetta che si vuole preparare, quando è ben sciolto e caldo si versa il riso, si mescola bene perchè si insaporisca senza colorirsi, ma rimanga a grani sciolti. Si versa poi poco alla volta del brodo (o acqua) bollente in modo da portarlo man mano a completa cottura, che deve essere al dente.


Per fare un buon risotto è necessario utilizzare il riso adatto (le qualità migliori sono l'arborio,  il carnaroli ed il vialone nano); 
il risotto deve essere cotto all’ultimo momento ( è meglio che attendano i commensali qualche minuto piuttosto che il contrario) e deve rimanere “all’onda” cioè morbido, non denso e secco, può invece essere preparata per tempo la base nella quale cuocere il risotto, questo se si ha fretta o se ci sono molte portate da preparare.
Il risotto a fine cottura deve essere mantecato, generalmente va aggiunto un pezzo di burro e il parmigiano grattugiato, poi si mescola velocemente. 
E’ possibile utilizzare anche un  po' di panna, ma a mio parere copre i sapori.

mercoledì 25 aprile 2012

Sugo speck e rucola


Come ho già scritto oltre dieci anni fa io e Augusto abbiamo scritto un piccolo ricettario con le ricette delle nostre famiglie da regalare per Natale a parenti e amici.

Questa ricetta è presa da quel ricettario, me l'ha insegnata una commessa del reparto salumeria della Coop di Piumazzo tanti anni fa ed ora viene utilizzata, preparata in quantità industriale, per sagre, feste...

Non metto le dosi perchè ognuno metterà burro, latte e panna nella quantità che ritiene più giusta, per lo speck si calcolano 40 grammi a testa, se il sugo è per 3-4 persone aumentate un po' la quantità dello speck-

Ingredienti: burro od olio, cipolla, speck affettato sottile, rucola, latte, panna liquida, parmigiano grattugiato.

Nel burro[1]  si fa imbiondire la cipolla e si aggiunge lo speck; si lascia cuocere il tutto, aggiungendo vino bianco, senza fretta[2]  a questo punto uniamo il latte mantenendo il tutto molto bagnato senza paura di esagerare. 
Mentre si cuoce la pasta (ci permettiamo di consigliare garganelli all’uovo), a fuoco non alto, si aggiunge la panna liquida e una parte di rucola preventivamente spezzettata, mentre la rimanente si aggiunge alla pasta , sul piatto da portata, come guarnizione e come odore di verdura fresca, a piacere aggiungere parmigiano grattugiato.   



[1] se si usa l’olio, bisogna essere consapevoli che il gusto è diverso
[2] in cucina la fretta è assolutamente cattiva consigliera

domenica 22 aprile 2012

sugo alla salsiccia tradizionale


La gramigna con la salsiccia è nelle nostre zone il tipico piatto da sagra, feste popolari...  è un sugo gradito a quasi tutte le persone, compresi i ragazzi, perché è molto  gustoso; è di facile esecuzione per cui è un ottimo primo anche per compagnie numerose.

Occorrono: olio e burro, (pancetta tritata se gradita), salsiccia circa 40-50 grammi a testa per i grossi numeri, per poche persone un po' di più (60-70 grammi a testa), un po' di vino, latte, sale o dado, conserva o passata di pomodoro, panna.

Si prepara il battuto con cipolla, sedano e abbondante carota che, essendo una verdura dolce, aiuta a correggere l’eventuale acidità della salsiccia, si fa soffriggere con il burro o l’olio e, quando è appena rosato, si aggiunge la pancetta tritata (questo passaggio è facoltativo), far rosolare poi aggiungere la salsiccia preventivamente sminuzzata per poter cuocerla meglio, aggiungere un po' di sale o di dado.
A questo punto bisogna munirsi di tanta pazienza perché, come per il ragù, più  cuoce ( senza farlo strinare!!), meglio è!
Lasciare cuocere la salsiccia a fiamma viva mescolando con attenzione, versare il vino e far evaporare.
aggiungere abbondante latte.
Quando la salsiccia ha perso ancora liquido si versa la conserva o la passata di pomodoro e se occorre un bicchiere d’acqua, lasciare cuocere a fuoco lento per circa un’ora .
A questo punto si incorpora la panna da cucina e si lascia sul fuoco per altri 10-15 minuti stando attenti che non si attacchi al fondo ( cosa molto facile con la panna).

La pasta che meglio si sposa con questo sugo è la gramigna.

Sugo salsiccia e panna

Come ho già scritto quando mi sono sposata sapevo cucinare poco, soprattutto mi mancavano le ricette per i piatti "feriali", il mangiare di tutti i giorni.
In una bancarella trovai in offerta un pacchettino con alcuni numeri di cucina pocket del 1975, mai acquisto mi è stato più utile, in particolare il librino "pasta in tutte le salse".

La prima ricetta che ho provato è stata quella delle TAGLIATELLE CON SALSICCIA, ricetta velocissima:

Occorrono per 4 persone: mezzo chilo di tagliatelle verdi, tre etti di salsiccia, un bicchiere di panna, parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e un pizzico di pepe.
Fate rosolare a fuoco lento la salsiccia, dopo aver eliminato la pelle, unite la panna, una spruzzatina di pepe, mescolate e lasciate cuocere, a tegame coperto, alcuni minuti.
Nel frattempo avrete fatto cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata.
Quando saranno al dente scolatele e conditele con il sugo preparato.
Aggiungete il parmigiano grattugiato e mescolate bene il tutto prima di portare in tavola.

Nel tempo la ricetta l'ho un po' modificata e l'ho utilizzata per condire pasta diversa, in particolare la Gramigna.

Ingredienti: un po' di burro, un po' di cipolla tritata, salsiccia (circa 60/80 grammi a testa), vino, panna, parmigiano grattugiato.

Procedimento: Sciogliere in un tegamino il burro, aggiungere la cipolla tritata, rosolare; aggiungere la salsiccia pelata e tritata, sfumare con il vino e lasciare cuocere.
 Aggiungere la panna. Lasciare cuocere qualche minuto.
Cuocere la gramigna (o altra pasta corta) in acqua bollente salata, scolare al dente, condire con il sugo preparato, aggiungendo se piace il parmigiano grattugiato.

giovedì 19 aprile 2012

Torta di asparagi

Questa ricetta è tratta dalla rivista "Madre" a cui sono stata abbonata per vari anni (Anni '80) che per un periodo ha pubblicato degli inserti con le ricette con le verdure, ogni mese una verdura diversa. 


Dall'inserto relativo agli asparagi ho imparato che "nell'antico Egitto gli asparagi facevano parte delle offerte da fare agli dei, come testimoniato da frammenti di affreschi e che anche ad Ercolano e Pompei ci sono alcuni affreschi in cui sono raffigurati gli asparagi"..... ho imparato che hanno proprietà diuretiche, ma che possono essere nocivi ai nefritici....


Questo è proprio il periodo degli asparagi e visto che tutti i nutrizionisti consigliano di mangiare le verdure di stagione ho deciso di scrivere questa ricetta.


Occorrono:
1,200 Kg di asparagi (quasi la metà se usate quelli surgelati), 100 grammi di pancetta, 50 grammi di groviera, 50 grammi di burro, 2 uova, 1 dl di panna liquida, sale
Per la pasta di patate: 700 grammi di patate, 50 grammi di burro, 2 uova, sale e noce moscata.


Lessare le patate in acqua salata, spellatele e passatele nello schiacciapatate, mettetele con il burro in una casseruola sul fuoco basso e lavoratele con il cucchiaio di legno finché otterrete un impasto sodo ed omogeneo;
togliete il tegame dal fuoco e, sempre mescolando, unite le uova, il sale e la noce moscata. 


Stendete la metà del composto in una teglia imburrata, mettete l'altra metà in una siringa da pasticciere munita di bocchetta larga ( o negli appositi sacchetti)  e strizzate l'impasto, facendo dei ghirigori o dei ciuffetti, sopra l'impasto steso nella teglia, tutto intorno ai lati, per creare un bordo lasciando spazio libero nel mezzo.


Raschiare e lavare gli asparagi, poneteli a bollire in acqua salata per pochi minuti (solo la parte verde), quindi scolateli, tagliateli a pezzi e fateli insaporire nel burro, unendovi la pancetta tagliata a striscioline, disponeteli poi sulla pasta di patate all'interno del bordo.
In una terrina sbattete le uova con il groviera grattugiato, conditele con un pizzico di sale, incorporate la panna e versate sopra gli asparagi.
Cuocete nel forno a 180° per circa mezz'ora e servite la torta ancora tiepida.


A mio parere questa torta è buonissima anche con i fagiolini al posto degli asparagi.

mercoledì 18 aprile 2012

Pomodori ripieni al pangrattato


Ricetta tipicamente estiva (se servita tiepida o fredda), ma può essere anche un idea per una cena senza pretese.

Ingredienti: 8  pomodori , 3 cucchiai di pangrattato, 2 cucchiai di prezzemolo, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, olio d’oliva e sale.

Procedimento: I pomodori devono essere di media grandezza, rossi e sodi.
Lavare e tagliare i pomodori a metà orizzontalmente, vuotarli dalla polpa e tenerla da parte. 
In una terrina unire alla polpa di pomodoro il pangrattato, il parmigiano, il prezzemolo tritato, 3 cucchiai d’olio  e un pizzico di sale. 
Amalgamare bene il tutto e riempire con l’impasto ogni mezzo pomodoro. 



Sistemarli in una teglia da forno, condirli con un filo d’olio  e passarli in forno per 20 minuti (160°-180°)


Con il parmigiano grattugiato sono molto buoni, ma se si devono tenere sotto controllo le calorie si può ridurre la quantità.

Nel ripieno è possibile aggiungere capperi tritati , alcune foglie di basilico tritate e se gradito un po' di aglio.

lunedì 16 aprile 2012

Piadine

La domenica sera in genere non si ha voglia di cucinare e si ha voglia di cose diverse.

Generalmente io preparo delle bruschette molto semplici (aglio e olio, oppure passata di pomodoro con olio e peperoncino...) oppure impasto e cuocio alcune piadine.

In genere impasto mezzo chilo di farina con un po' di strutto (40-50 grammi), sale, il lievito di birra  e acqua calda, ma non troppo, quanta ne occorre per un impasto di giusta consistenza.
La lascio lievitare per circa mezz'ora poi impasto di nuovo e divido la pasta in tante palle più piccole che stendo formando dei dischi dello spessore di alcuni millimetri  (lo spessore dell'impasto va a gusto).
Scaldo la piastra da piadine ( se non l'avete va bene una padella antiaderente non sottile) e cuocio la piadina prima da una parte poi dall'altra.
Le piadine sono buone con i salumi, con i formaggi, con stracchino o scquaquerone e rucola, con la nutella, con la marmellata....!!!!

Nella tradizione nell'impasto delle piadine veniva utilizzato il lievito che serviva per fare il pane; io ad esempio, quando faccio la pizza il venerdì tengo un po' di pasta che conservo in un contenitore in frigo e che utilizzo come lievito. Va bene il lievito di birra, ma c'è chi mette un po' di  bicarbonato oppure un po' di lievito chimico per torte salate. E' un impasto che non deve gonfiarsi, anzi è meglio punzecchiare la pasta per evitare che si gonfi.


Le piadine possono essere fatte con l'olio al posto dello strutto, si può usare il latte al posto dell'acqua.... vengono buone in tutti i modi.

Pane arabo


Questa ricetta è semplice e veloce, io l'utilizzo spesso quando in casa sono senza pane, c'è un unico vero rischio: SE NE MANGIA TROPPO!!!! 
Mangiare il pane appena sfornato è uno dei piaceri della vita!!!

Occorrono : ½ Kg. di farina tipo 0, ½ Kg. di farina di grano duro, 25 gr. di lievito di birra, 2-3 cucchiaini di sale fino, acqua tiepida.

Preparazione :
Sciogliere il lievito in un po’ di acqua tiepida impastare con entrambi i tipi di farina ed il sale in modo da ottenere un impasto morbido. 
Lasciare lievitare l’impasto 10-15 minuti.
Formare delle pagnottine  un po' schiacciate e lasciare lievitare per 20-30 minuti.
Infornare nel forno caldo 200° circa, il pane è cotto quando risulta essere rosato.

domenica 15 aprile 2012

Torta Valentina con mascarpone e ricotta

La ricetta di questa torta, buonissimissima, è di Valentina, un'amica dei miei figli Luca e Laura.
Ormai è diventata una torta "classica", ma 13-14 anni fa era una novità, almeno per noi.

Per una teglia di 30 cm di diametro occorrono:
180 grammi di biscotti secchi, 50 grammi bi burro per la base della torta; 80 grammi di zucchero, 3 uova, 1 cucchiaio di farina, 250 grammi di mascarpone, 250 grammi di ricotta, 1 bustina di vanillina, 250 grammi di marmellata di mirtilli, succo di limone.

Foderare la teglia con carta da forno, sbriciolare i biscotti e stenderli sulla teglia, stendere sui biscotti il burro a scaglie (la mia amica Gianfranca, quella delle girelle di gnocco, mi aveva consigliato di frullare insieme i biscotti con il burro, pressarli bene nella tortiera e metterli per un po' nel congelatore).
Montare lo zucchero con i tuorli, montare gli albumi a neve.
Unire al composto con i tuorli il mascarpone, la ricotta, la farina, la vanillina e mescolare bene.
Unire delicatamente gli albumi montati e versare tutto nella teglia sopra i biscotti.
Cuocere in forno per circa 40 minuti a 180°, sino a quando il composto non è diventato un po' rossiccio.
Fare raffreddare. Togliere la torta dalla teglia, togliere anche la carta da forno.
Versarvi sopra la marmellata diluita in precedenza con succo di limone.




venerdì 13 aprile 2012

Rotolo di carne fantasia

Per questo arrosto arrotolato occorrono:
una fetta di carne di circa 700-800 grammi di maiale o di vitellone, 1 frittata di due uova, 2 etti di spinaci bolliti e tirati al burro, 1 etto di mortadella affettata sottile.

Far tagliare al macellaio la carne in modo da ottenere un disco sottile. Sbattere bene le due uova con un pizzico di sale e fare una frittatina sottile in una padella unta con pochissimo olio o burro. Stendere la frittata sulla carne, aggiungere la mortadella e per ultimi gli spinaci. Arrotolare ben stretto e chiudere con uno spago.
Mettere il rotolo di carne in un tegame alto con un po' di olio e di burro, rosolare la carne girandola spesso poi coprire il tegame e far cuocere a fuoco lento per circa un'ora, girando la carne ogni tanto perchè non si attacchi ed aggiungendo del latte per terminare la cottura.
Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare, quando il rotolo è tiepido tagliarlo a fettine sottili e ricoprirle con un po' del suo sugo.

antipasto semplice e sfizioso

Questo antipasto è veramente semplice.

Occorrono: prugne secche snocciolate, fettine di pancetta.

Avvolgere ogni prugna in una stretta fettina di pancetta, fermare con uno stuzzicadenti.
Cuocere in forno fino alla rosolatura della pancetta, servire caldo, ma non bollente!!!!
(Attenzione all'effetto Fantozzi!!!)

mercoledì 11 aprile 2012

maccheroni alla mortadella

Dal ricettario di Giorgio Fini "a tavola con il re dei formaggi" edito dal Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano del 1975.

Per 4  persone occorrono: 400 grammi di maccheroni, 150 grammi di mortadella, 100 grammi di parmigiano -reggiano, 50 grammi di emmental, 100 grammi di panna, (qualche fiocchetto di burro a mio parere serve).


  • Tagliare a dadini la mortadella e l'emmental, grattugiare il parmigiano-reggiano e mescolare tutto con la panna.
  • Lessare in abbondante acqua salata i maccheroni togliendoli al dente, scolarli e condirli con il composto fatto in precedenza.
  • Versare la pasta in una pirofila, (mettere qualche fiocchetto di burro), passare in forno (160°-180°) per 15/20 minuti. Servire bei caldi
Io credo che venga molto bene anche saltata in padella: cuocere i maccheroni e nel frattempo mettere nella padella il burro, fare sciogliere dolcemente, versarci la pasta scolata (tenere un po' di acqua di pasta), unire il composto preparato, mescolare e far saltare la pasta fino a quando il formaggio non sarà sciolto, se necessario aggiungere un po' di acqua di pasta. Servire ben calda.

domenica 8 aprile 2012

zuppa inglese casalinga

Di questa ricetta ne esistono infinite versioni, io la faccio così:


per un litro di latte di crema occorrono: 4 cucchiai colmi di farina, 8 cucchiai bei pieni di zucchero, 4 tuorli d'uovo (o due tuorli ed una bustina di preparato per creme tipo ovolina...), la buccia di un limone (solo la parte gialla) e due cucchiaiate di cacao, alcuni savoiardi e un po' di alchermes e un po' di sassolino mescolati per bagnare i savoiardi.


Tagliare a metà trasversalmente i savoiardi (per dimezzare lo spessore), bagnarli nel sassolino e alchermes ben miscelati, sistemarli nel contenitore preparato (a me piace metterli in ciotole non troppo grandi).


Mettere a scaldare il latte con la buccia di limone e contemporaneamente in un contenitore mescolare la farina con lo zucchero, i tuorli d'uovo (il preparato per creme se lo volete usare) e pian piano versate un po' di latte tiepido stemperando bene.
Versare il composto nel latte caldo (dopo aver tolto la buccia di limone), mescolando bene, se nonostante la vostra attenzione si formassero dei grumi usate il frullatore ad immersione per qualche istante. 
Fate bollire alcuni minuti.
In una ciotola mettete due cucchiaiate di cacao in polvere, aggiungete parte della crema e mescolate bene, assaggiate per capire se il cacao è sufficiente o se bisogna aggiungerne.
Versate la crema al cioccolato nel contenitore preparato con i savoiardi, coprite con la crema gialla.


STRATO BIANCO


Mia madre per utilizzare le chiare d'uovo che rimanevano le montava a neve ben ferma, vi univa due cucchiai di farina, quattro cucchiai di zucchero e mescolava bene, versava poi il composto in mezzo litro di latte che nel frattempo aveva messo a scaldare, faceva bollire, sempre mescolando, per alcuni minuti.
Quello diventava il terzo strato della zuppa inglese. Strato che decorava con ciliege sotto spirito. 

sabato 7 aprile 2012

Ricette di pasqua: Menù e Torta di riso

Le uova sono un po' il simbolo della Pasqua, segno di vita nuova, di nascita, di speranza.

Per anni ho passato il pomeriggio del Sabato Santo a decorare con i figli le uova sode, che avremmo portato con noi in chiesa per farle benedire dopo la grande ed intensa Celebrazione della Notte,  ora i figli sono grandi, bollirò le uova e le porterò in chiesa, ma non è più la stessa cosa!!!!
Un'altra tradizione della nostra famiglia è fare "scozzetto".... cioè quando si torna a casa con le uova benedette ognuno si sceglie un uovo e prova a cozzarlo con quello di un altro, vince chi ha l'uovo più resistente!!!! Tutto questo è legato alla tradizione, non alla fede, ma è una bellissima tradizione.

Questo è il nostro menù per il giorno di Pasqua

Uova sode, Tortellini in brodo, piatto di bollito misto, salsa della zia Marta e insalata russa, costolette d'agnello alla griglia e verdure fritte, torta di riso, dolce freddo al mascarpone (Zia Anna), zuppa inglese, fragole con la panna, liquori: crema di limone, grappa e nocino.
Quest'anno voglio fare anche una treccia di pane brioches ripiena.

(Le ricette dei piatti in neretto le trovate già pubblicate nel Blog).

TORTA DI RISO:
Ingredienti (ricetta nonna Alma): 1 litro di latte, 2 hg di riso,2 hg di zucchero, vanilina, 50 gr di cedro candito, 1 hg di mandorle, 1 hg di amaretti, 3 uova, buccia di limone grattugiata, un po' di liquore per dolci Mandorla Amara (o di Saronno)

Ingredienti (ricetta nonna Anna): latte 1 litro, riso 150 gr, zucchero 2 etti, vanilina, mandorle 100 gr, amaretti 100 gr, uova 4, un po' di liquore per dolci Mandorla Amara (o di Saronno)

Procedimento: Cuocere il riso nel latte per 10 minuti con la vaniglia, lasciare raffreddare. Tritare le mandorle e gli amaretti (nella ricetta dell’Alma tritare il cedro). Unire al riso lo zucchero, le uova sbattute, le mandorle, gli amaretti (il cedro e la buccia grattugiata di limone).
Versare in una teglia e cuocere a forno medio (180 gradi) per 30/40 minuti.

Io in genere utilizzo la ricetta della nonna Anna mettendo un po' più di riso e mettendo nel latte una buccia di limone (solo la parte gialla) che poi tolgo quando il riso ha bollito i dieci minuti, per la mia teglia da forno la quantità ideale è un litro e mezzo di latte e relative proporzioni.

Quando sfornate la torta con uno stuzzicadenti praticate alcuni forellini poi versate sulla torta ancora calda un po' di Mandorla amare, spargete bene e fate raffreddare.

Come insaporire le costolette d'agnello:
Mio padre tanto tempo fa ha lavorato per oltre un anno a Guarcino, in provincia  di Frosinone, noi lo abbiamo raggiunto durante le vacanze estive e lì mi hanno insegnato ad insaporire le costolette di agnello, alcune ore prima di cuocerle, preparando in una ciotola olio di oliva, rosmarino e aglio tritati, peperoncino, un po' di vino e un po' di sale e versando il preparato sulla carne e massaggiandola bene. 
Cuocere le costolette alla griglia o sulla piastra.
Vengono molto buone.

giovedì 5 aprile 2012

Pasqua

Ci avviciniamo a Pasqua, la grande festa! La più importante per i cristiani.
In questi giorni, che sono un unico grande momento, celebriamo la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù.
Sono giorni densi di significato.


Oggi, Giovedì Santo, celebriamo la "Cena Domini" , l'istituzione dell'Eucarestia.


Da quando avevo i bambini piccoli, per dare importanza anche nella vita domestica a questo giorno, la nostra cena del Giovedì Santo riprende quella della Pasqua ebraica: agnello, pane azzimo, uova ed erbe amare.


Anche i gesti, sottolineati da un racconto quando i figli erano piccoli e ora dalla lettura del brano biblico, ci aiutano a capire, vivere questo grande momento.


Auguro a tutti di vivere con intensità e profondità questi giorni.












mercoledì 4 aprile 2012

Fettuccine delizia (Lisa Biondi)

Ricetta tratta dal libretto di Lisa Biondi "Gradina v'invita ai primi piatti"

Ingredienti per 4 persone: 400 grammi fettuccine verdi, 150 grammi di prosciutto cotto a fette alte mezzo centimetro, 250 grammi di piselli conservati oppure surgelati o freschi cotti a parte (potrete sostituire i piselli con fondi di carciofo lessati), 60 grammi di margarina Gradina, 1 pezzetto di cipolla- parmigiano grattugiato.
Per la besciamella: gr 50 margarina gradina, 30 grammi di farina, mezzo litro di latte, sale, noce moscata, 2 cucchiaiate di parmigiano grattugiato.


  • Preparate la besciamella (sciogliere la margarina, unire la farina mescolando bene, versare il latte, salare e fare bollire alcuni minuti) unire la noce moscata e il parmigiano grattugiato e tenetela al caldo a bagnomaria.
  • Nella margarina rosolare il pezzetto di cipolla che poi toglierete ed insaporite i piselli o i fondi di carciofo tagliati a fettine. 
  • Tagliate il prosciutto cotto a quadrettini.
  • Fate lessare al dente le fettuccine in acqua bollente salata, poi scolatele e condite con la rimanente margarina, metà besciamella, parmigiano grattugiato, quadrettini di prosciutto e i piselli (o i carciofi).
  • Versate la besciamella rimasta e servite subito.

martedì 3 aprile 2012

Spiedini fritti alla Petroniana

Questo è un fritto tipico delle zone bolognesi, ormai si è persa un po' la tradizione, ma è sempre molto buono e ghiotto.


Occorrono per 4 persone: una fetta di mortadella alta circa un centimetro, una fetta o due di emmental dello stesso spessore ed una fetta di carne di vitello o maiale arrosto o fresca del medesimo spessore, sale, farina, 3 uova, pane grattugiato, olio per friggere.  (Nella ricetta tradizionale ci andrebbero anche cubotti di mollica di pane). 



  • Tagliate a pezzettoni di circa un centimetro la mortadella, il formaggio, la carne (la mollica di pane). Se usate la carne fresca fatela prima cuocere in padella con un po' di burro e un pizzico di sale, poi fatela raffreddare e tagliatela a cubotti.
  • Infilate su spiedini di legno i vari pezzetti alternandoli.
  • Infarinate leggermente, poi passate gli spiedini nelle uova sbattute con un po' di sale.
  • Passateli poi nel pane grattugiato e ripassateli di nuovo nell'uovo e nel pane grattugiato, in modo che si ricoprano bene.
  • Friggeteli in olio caldo fino a che avranno preso un bel color oro.



C'è chi consiglia di immergere uno alla volta gli spiedini preparati, prima di passarli nella farina e nell'uovo..., in un po' di latte tiepido.