mercoledì 29 febbraio 2012

Ciambella di arancia e ciambella di crema ricettario Perline della Petronilla

Questa ricetta di fatto la si trova ancora nei ricettari come torta all'arancia, ma pensare che è di tanti anni fa ha un certo fascino.

CIAMBELLA DI ARANCIA

"Squisita e lesta a fare è la ciambella di arance che, se vuoi, puoi allestire così:


Versa in una terrinetta 300 gr. di farina, 100 gr. di burro appena fuso, 100 grammi di zucchero, il contenuto di 2 uova, tutto l'arancione grattugiato dalle bucce di due belle arance e tutto il succo che dalle arance spellate avrai spremuto.


Mescola lungamente in modo da impastare tutto ben bene insieme; aggiungi (se puoi) un cucchiaino di zucchero vanigliato e ancora manipola l'impasto.


Imburra e impana una tortiera nel mezzo della quale (se non possiedi la tortiera per ciambelle) avrai capovolta una scodellina; versavi l'impasto; spargivi sopra granelli di zucchero; inforna in forno caldo e dopo circa mezz'ora (quando cioè vedrai la ciambella ben cotta) sfornala; sformala subito e sentirai poi quant'è squisita la ciambella che avrà quel profumo e quel gusto dell'arancia che sono sì grati tutti quanti!"

La ricetta originale non prevede uso del lievito, io però ne consiglio l'uso, almeno di mezza bustina.

CIAMBELLA DI CREMA

"Se squisita è la ciambella di arancia, squisitissima è quella di crema e se tu, per una festicciola famigliare o per festeggiare amici cari, vorrai qualche volta allestirla.....


Versa in una terrinetta 120 gr. di burro e lavoralo ben bene e lunghissimamente  con altrettanti grammi di zucchero;


sempre mescolando, unisci uno alla volta 3 tuorli; poscia ( e sempre un po' alla volta e sempre mescolando) 180 gr. di fecola di patate, 70 gr. di fior di farina, il giallo grattugiato dalla scorza di 1/2 limone, due bicchierini o di rum o di cognac, e infine i due albumi montati in soda neve ed una bustina di lievito dolce, profumato e che sappia, quanto il mio, ben lievitare nel calor del forno.


Mescola ancora ben bene e sappi che se poco mescolerai, forse forse un brutto fiasco non ti potrà mancare.


Imburra e impana la tortiera; sovrapponavi una scodellina rovesciata nel mezzo (meglio se potessi disporre della <<tortiera per ciambelle>>); inforna in forno non troppo caldo (o incoperchia e poni tra brage non troppo ardenti); dopo 7-8 minuti innalza la fiamma (o dà aria alle brage) sforna la ciambella quando la vedrai ben cotta e rigonfiata; sformala sul piatto, cospargila di zucchero al velo, fin che ne sarà tutta imbiancata e offrendola e gustandola, giudicherai se questa ciambella è o non è veramente squisitissima."

lunedì 27 febbraio 2012

Torta di pasta frolla con ripieno di crema (dal ricettario di Petronilla)

Come promesso nel post precedente trascrivo una ricetta tratta dal ricettario "Torte, panettoni e ciambelle" della collana di Perline della Petronilla.

"Un'altra torta per un'altra occasione veramente .. grande?
Eccoti, cara, questa qua ch'è facile a fare; che non ti costerà un piccolo capitale; che sempre ti riuscirà e che sempre e assai bene ti farà figurare.


Impasta ben bene sulla spianatoia e con le tue manine, 220 gr. di farina bianca con 70 gr. di burro, 70 gr. di strutto, 120 gr. di zucchero, 2 tuorli e un tantin di vaniglina.


Manipola la pasta ben bene, con energia e lungamente; radunala; coprila con un tovagliolo; lasciala riposare per mezz'ora.


Spianala poi con il mattarello in sfoglia alta un buon dito; stendila nella tortiera imburrata in modo che ne rivesta il fondo e buona parte dell'orlo e bucala qua e là con la forchetta.


Poni la tortiera in forno non eccessivamente caldo o tra le brage non eccessivamente vivaci; sta tanto, tantissimo attenta che non ti accada il disastro che la pasta si possa bruciacchiare; quando sarà cotta, togli la tortiera; riempi la torta con una dolce, abbondante crema; riponi in forno o tra le brage (sempre moderate); e quando la crema sarà un po' rappresa, sforna; sforma; presenta; e la tua figurona di cuochetta esimia ti sarà infallibilmente assicurata.


Ma.... e la crema? Come? Quale?


Quella, cara, quella... che più soddisferà il gusto vostro e più si adatterà alle esigenze cucinarie tue. Così, vuoi...


Crema di caffè? Batti ben bene in una casseruolina 2 tuorli con 2 cucchiai di zucchero,1/2 cucchiaio di crema di riso (o di farina bianca) ed un po' di vaniglina. Diluisci con 1/4 di litro di latte e 7-8 cucchiai di caffè assai concentrato; mescola ben bene; poni a fuoco non troppo alto; rimescola di continuo; togli dal fuoco quando la crema inizierà a bollire; versala sulla torta. Vuoi invece....


Crema di cioccolata? Allora.... ancora tutto quanto come per la crema al caffè, ma nel latte, anzichè aggiungere il caffè, fa bollire per 2-3 minuti, 40-50 gr. di cioccolata trita. Vuoi infine...


Crema o di limone o di arancia? Allora... batti 3 tuorli con 3 cucchiai di zucchero ed un cucchiaio di crema di riso; aggiungi il giallo raschiato ben fine dalla buccia di un'arancia o di un grosso limone; diluisci con vino bianco (circa la metà di 1/4 di litro); poni a fuoco; rimesta continuamente; unisci, quando appariranno le prime bolle della bollitura, tutto il succo che avrai potuto spremere o dal limone o dall'arancia; lascia ancora bollire per 2-3 minuti; versa infine la crema ad abbondantemente ricoprir la torta.


Quale delle 3 ti suggerisco? Oh io, come Pilato, me ne lavo le mani e quest'arduo problema cucinario, lo lascio da risolvere proprio a te."

Un altra caratteristica di questo ricettario è che di fianco al titolo di ogni ricetta viene scritto se è: per pranzo, per pranzetto o per desinaretto familiare.... questa è per un Pranzo!!!!

domenica 26 febbraio 2012

Ricette antiche

Ho sempre avuto la mania di raccogliere le ricette.

Ieri sono andata sul solaio a cercare i vecchi ricettari che da anni avevo messo lassù in una grossa scatola di cartone, sono venuti fuori i ricordi del passato: un librettino con le ricette di Lisa  Biondi che pubblicizza la margarina "Gradina", un vecchio ricettario della pentola a pressione, un libretto con le ricette di Giorgio Fini "a tavola con il re dei formaggi" pubblicato per il consorzio del formaggio Parmigiano-reggiano, un libretto con le migliori ricette di tonno (pubblicato per pubblicizzare il tonno Alco) e tantissimi altri...., ma la "chicca" più bella è stato un ricettario del 1959, che avevo completamente dimenticato, intitolato "Torte, Panettoni e Ciambelle" della collana di perline della Petronilla!!!

Da ragazza quando mi era stato dato l'avevo considerato come una vecchia edizione dei ricettari che erano consegnati assieme alla pentolina forno Petronilla e non gli avevo data importanza.
Riguardandolo a distanza di tanti, tanti anni mi sono accorta che Petronilla è il nome dell'autrice allora ho guardato in Internet ed ho scoperto che Petronilla è lo pseudonimo di Amalia Moretti Foggia della Rovere.

La signora Amalia Moretti Foggia della Rovere nacque a Mantova nel 1872, ottenne due lauree: in scienze e in medicina. Nel 1926 le fu affidata la rubrica della Domenica del Corriere "il parere del medico" sotto lo pseudonimo di Dr. Amal, un paio di anni dopo fu istituita dalla Domenica del Corriere una rubrica di cucina, che fu affidata a lei che scelse, per questa rubrica, lo pseudonimo di Petronilla. Le ricette furono raccolte nella "collana di perline della Petronilla" che furono pubblicate dalla Casa editrice Sonzogno di Milano.

Mi sono accorta di avere tra le mani una cosa "preziosa", almeno per me.

Lo stile delle ricette ricorda il libro dell'Artusi, narrativo, molto descrittivo e mi ha colpito molto leggere nei modi di cottura consigli sia per i forni delle cucine che per i forni "a brage".

Tratto dalla prefazione del libretto: "Due paroline per ... te." 


<< Ebbene, cara, eccoti qua il modo di sbizzarrirti alquanto fra i tuoi fornelli nell'allestire varie e dolci sorprese ai tuoi cari e ai tuoi invitati; sorprese che però - richiedendo tutte il gran calore o del forno o delle brage - non di rado ci fanno tanto sospirare......Allora, per evitare sospiri e malanni, quando da 20-25 minuti il tuo dolce sarà di già nel forno o tra le brage, non allontanartene; e sta bene in guardia con gli occhi e specialmente con il naso; e di tanto in tanto dà un'occhiatina (ma ... molto alla svelta, affinché un po' del calore non possa scappar via); e sta bene all'erta giacchè, ad avvertirti che il dolce è cotto, hai soltanto la tua sorveglianza, la tua attenzione, la tua esperienza.....>>


Nei prossimi post pubblicherò qualche ricetta, oggi voglio condividere con voi questa scoperta!!!!

Tagliatelle dorate e ricche (Lisa Biondi)

Questa è una ricetta tratta da un ricettario della margarina Gradina, per anni Lisa Biondi ha pubblicato ricette per fare pubblicità a quel prodotto.
Questa ricetta mi sembra semplice e gustosa.

Ingredienti per 4 persone:
600 grammi di tagliatelle fatte in casa o 400 grammi se acquistate, 3 uova, 1 bicchiere di latte (200 ml.), 60 grammi di parmigiano reggiano grattugiato, 80 grammi di margarina o di burro, 100 grammi di prosciutto cotto in una sola fetta, sale, pepe bianco appena macinato.


  • Fate cuocere le tagliatelle a metà cottura in acqua bollente salata, poi sgocciolatele.
  • Nel frattempo, in una zuppiera, mescolate le uova intere con il latte, il parmigiano grattugiato, la margarina sciolta (o il burro), il prosciutto tagliato a dadini, il sale e il pepe..
  • Versate nella zuppiera le tagliatelle, rimestate, quindi versate il tutto in una pirofila unta; cospargete con poco formaggio grattugiato e con qualche fiocchetto di margarina.
  • Fate cuocere in  forno caldo a 200 gradi per 20-25 minuti.
  • Servite nel recipiente di cottura

venerdì 24 febbraio 2012

Trippa della nonna Anna

Le due ricette che seguono erano nel ricettario della nonna Anna.

Augusto è un grande amante della trippa (che io non sento neppure), la prima è molto gustosa, la seconda è un po' più leggera.


La trippa che si trova  in vendita dai macellai o nei supermercati è precotta, per cui non è necessario bollirla, prima di aggiungere gli altri ingredienti.

Prima ricetta

Ingredienti per 4 persone: 1 Kg / 1.2 Kg di trippa, 1 etto di pancetta a dadini piccoli, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 etto di burro, sale, pepe, vino, conserva o pelati, 1 tazza di acqua, dado, parmigiano grattugiato, se gradito anche un po' di peperoncino.

(Sandro Bellei nel suo libro "la cucina modenese" prevede anche 1 spicchio di aglio e un battuto fatto con mezza cipolla, 1 gambo di sedano e 1 carota)

Procedimento: In un tegame far rosolare il burro, la pancetta, il prezzemolo, (e il battuto di verdure e lo spicchio di aglio) aggiungere poi la trippa tagliata a listarelle. 
Dopo qualche minuto sfumare con un po' di vino, poi aggiungere la conserva, l'acqua, il dado, sale e pepe. Lasciare cuocere per circa 2 ore. 
Servire la trippa ben calda, invitando i commensali ad aggiungervi abbondante parmigiano grattugiato.

Seconda ricetta
Ingredienti: 1 chilo di trippa, 1 carota, 1 cipolla, un gambo di sedano, conserva (o polpa di pomodoro o 4 pomodori tagliati a dadini), 1 etto di burro o margarina, sale, pepe, vino (un po' di prezzemolo e un po' di peperoncino), se occorre un po' d'acqua, parmigiano grattugiato.

Procedura: Rosolare le verdure, unire la trippa e lasciarla insaporire circa 10 minuti. Aggiungere 1 bicchiere di vino e la conserva. Lasciare cuocere per circa due ore a fuoco lento, aggiungendo un po' di acqua se necessaria. 
Servire la trippa ben calda accompagnata con il parmigiano.

sabato 18 febbraio 2012

Lingue di gatto

Questa ricetta l'avevo copiata nel ricettario di mia sorella Paola, di fatto è un po' rivisitata mescolandola ad altre ricette che avevo in libri o riviste (in genere faccio così, è difficile che io mantenga una ricetta così come la leggo!!)

Questi biscottini sono adattissimi da abbinare a creme, cioccolata calda, zabaione...


Per 4 persone occorrono: 100 grammi di burro ammorbidito, 100 grammi di zucchero, 100 grammi di farina, 1 bustina di vanillina, 2 albumi di uovo a neve, un pizzico di sale.


  • Lavorare bene il burro da solo poi assieme allo zucchero, unire la farina assieme alla bustina di vanillina.
  • Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e incorporali delicatamente al composto.
  • Mettere il composto in una sacca da pasticciere (o in una siringa per dolci) con la bocchetta liscia.
  • Preparare una teglia da forno imburrata e infarinata o rivestita di carta da forno.
  • Formare con la siringa tante strisce della larghezza di un centimetro e lunghe circa otto centimetri ben distanziate tra loro (non devono  essere grosse di spessore).
  • Cuocere i biscottini in forno già caldo a 150/160 gradi per 8-10 minuti, senza dorarli troppo.


giovedì 16 febbraio 2012

Frappe

E' giovedì grasso e da tradizione ho fatto le frappe!!!!!

Oggi ho usato questa ricetta:

250 grammi di farina, 2 cucchiai di zucchero vanigliato, 2 uova, 1 cucchiaio di sassolino o grappa (40°), 1 cucchiaio di olio.

Ho impastato tutto insieme, deve risultare un impasto sodo (se occorre aggiungete ancora un po' di farina), ho tirato la sfoglia sottile sottile con la macchina per tirare la pasta (ultimo passaggio),  ho tagliato in vari formati: strisce lunghe da annodare, rettangoli con un taglio obliquo nel mezzo in cui far passare una punta del rettangolo....
Ho fritto le frappe in olio caldo, ma non fumante, le ho messe su carta da cucina  poi le ho sistemate su un vassoio e le ho ricoperte con un po' di zucchero vanigliato (va bene anche lo zucchero a velo e se piace è possibile spruzzarvi sopra un po' di sassolino).

Sono venute bene, non unte e friabilissime.




04/02/16
Oggi ho rifatto le frappe dopo aver letto nei blog vari consigli: il primo è che è lo zucchero che diventa scuro quando si frigge la pasta ed è meglio metterne poco, l'altro è che il burro è più adatto dell'olio e che il liquore vuole forte.

Ho usato la stessa ricetta scritta sopra mettendo solo 1 cucchiaio di zucchero vanigliato e una noce di margarina morbida (non avevo il burro), sono venute meravigliose, leggere, friabili e sono rimaste chiare!!!! 


Questa invece è la ricetta che la signora Giannina ha dato ad Augusto alcuni anni fa

600 grammi di farina, tre cucchiai di zucchero, il succo di due mandarini, mezzo bicchierino di anice, 2 cucchiai di zucchero vanigliato, 5 uova.

S'impasta tutto come nella ricette precedente, poi per "condirle" dopo averle fritte si usa un misto di zucchero a velo e zucchero vanigliato e un misto di liquore di alchermes e di anice.

Ricetta di Agostina

Farina q.b (io direi circa 350/400 grammi), 2 uova e due tuorli, 1 cucchiaio di zucchero vanigliato per ogni tuorlo, succo di un'arancia.

Il procedimento è sempre lo stesso.

Ricetta bomboloni QUI

martedì 14 febbraio 2012

Biscottini semplici da fare con gli stampini di diverse forme

Questa ricetta è dei nostri vicini di casa, dovrei  titolarla biscottini Cristina.

Carlotta per Natale di due/tre anni fa ha voluto preparare dei biscottini da regalare alle sue compagne di classe ed ha chiesto a Cristina la ricetta dei biscottini che aveva assaggiato a casa loro.

Sono veramente semplici e oggi, che è San Valentino, basta avere lo stampino a forma di cuore!!!!

Se non avete lo stampino si può disegnare la forma sul cartoncino, ritagliarla e utilizzarla per ritagliare la pasta seguendo i contorni del cartoncino con il coltello; è decisamente un procedimento più lungo e laborioso, ma il bisogno stimola l'ingegno!!!

Occorrono 300 grammi di farina, 100 grammi burro a temperatura ambiente (morbido), 100 grammi di zucchero, 1/2 bustina lievito per dolci, 1 uovo e un tuorlo.

Impastare in una ciotola o sulla spianatoia tutti gli ingredienti insieme. (Se troppo morbida lasciare riposare in frigo per un po').
Tirare la pasta allo spessore di mezzo centimetro e ritagliare con le formine desiderate.
Mettere nella teglia rivestita di carta da forno. Cuocere nel forno caldo a 180° per 10-15 minuti.


lunedì 13 febbraio 2012

Nidi di spinaci con tuorlo d'uovo

Questa ricetta l'ho vista preparare nella trasmissione televisiva di qualche anno fa "la vecchia fattoria", trasmissione che vedevo solo quando ero in ferie, ma era una trasmissione che mi piaceva molto.
Riguardando il quaderno dove scrivevo velocemente le ricette mi sono accorta che ho scritto solo quelle più semplici, quelle più "fattibili".


Questa ricetta può essere utilizzata come antipasto  o come secondo senza carne.


Ingredienti per quattro persone: 400 grammi di spinaci cotti, strizzati ed insaporiti al burro; due patate lesse schiacciate; sessanta grammi di parmigiano; quattro uova; sale; pepe; noce moscata; 120 grammi di emmenthal grattugiato; carta forno.

Impastare gli spinaci con il parmigiano, le patate lesse schiacciate, sale e pepe. Formare quattro nidi ed adagiarli su una teglia rivestita con carta forno. Far scivolare all'interno di ogni nido un tuorlo d'uovo e ricoprire con l'emmenthal. Cuocere in forno a 160 gradi per circa otto-dieci minuti. 

mercoledì 8 febbraio 2012

Minestra di carote e patate

Questa è una ricetta tratta da un vecchio ricettario (anno1965) di Lisa Biondi, famosa cuoca ed insegnante di cucina, ricordo che quando ero piccola la si vedeva in televisione nei rari momenti in cui si parlava di cucina (non si può certamente dire altrettanto ai giorni nostri, in qualsiasi canale e a qualsiasi ora c'è una trasmissione di cucina!!!).

Questa minestra è perfetta nei periodi freddi ed è adattissima per i bambini anche piccoli, per loro consiglio di non usare il dado e salare il minimo indispensabile. 


Occorrono per sei persone: 500 grammi di carote, 500 grammi di patate, un litro e mezzo di brodo preparato anche con il dado, 50 grammi di burro, parmigiano grattugiato, crostini di pane dorati (facoltativo)

Dopo aver sbucciato le patate e raschiato le carote, lavatele, tagliatele a pezzi e fatele cuocere nel brodo per 40-45 minuti (20 minuti in pentola a pressione).


Passatele al passaverdura (o con il frullatore ad immersione) poi mescolatevi il burro.


Fate bollire qualche minuto e servite il passato con abbondante parmigiano grattugiato e con crostini di pane dorati in burro o margarina.


Potete rendere la minestra più cremosa adoperando metà latte e metà brodo.



Per i bimbi  molto piccoli cuocete le verdure nell'acqua, non salate, insaporite il passato solo con il parmigiano grattugiato e non usate il burro, ma olio extravergine di oliva messo crudo alla fine della preparazione. (questo passato è adattissimo nel periodo dello svezzamento)

martedì 7 febbraio 2012

Dadi di mozzarella e zucchine fritte

Nonostante il freddo e la neve siamo nel periodo di carnevale e, per tradizione, il periodo dei fritti.
Qualche dolce l'ho già scritto per cui passo decisamente al salato.

DADI DI MOZZARELLA FRITTI

Occorrono per 2 persone: 150 grammi di mozzarella, 1 uovo, un po' di farina, 2-3 cucchiai di pane grattugiato fine, sale, pepe, olio di arachide per friggere.


  • Tagliare la mozzarella a cubetti un po' grandi, metterli in un colino e lasciarli scolare per 5-10 minuti.
  • In una ciotola battere l'uovo con un pizzico di pepe; 
  • infarinare i cubetti di mozzarella e immergerli nell'uovo sbattuto, scolarli e passarli nel pane grattugiato. 
  • Mettere sul fuoco la padella dei fritti con abbondante olio d'arachide,  quando è ben caldo friggervi i dadi di mozzarella mettendone pochi alla volta. 
  • Salarli e servire  caldi.


ZUCCHINE FRITTE

Spuntare  e lavare le zucchine, tagliarle a bastoncini, salarle e lasciarle ferme per un'ora.
Sgocciolarle bene, infarinarle e friggere in abbondante olio

lunedì 6 febbraio 2012

Chicche di patate e spinaci Luana


Luana quando aveva i bambini piccoli, assieme ad altre mamme con i figli alla scuola materna, organizzò una raccolta di ricette e ne fecero un libretto da vendere per ricavare un po' di fondi (la creatività serve sempre), questa è una ricetta presa da quel libretto. 
Le ho chiesto l'autorizzazione a pubblicarne qualcuna e la ringrazio calorosamente ('na bracciatona stretta stretta!!!) 

Per le chicche  per 4 persone occorrono:
2 etti di spinaci, 2 etti di ricotta, 4 etti di patate, 1 tuorlo, sale, farina q.b., ;
per il condimento : panna, speck e a piacere uno scalogno
Preparazione :
Lessare gli spinaci, strizzarli e unirli alla ricotta e al sale. Lessare le patate, sbucciarle e schiacciarle, unire alle patate gli spinaci e la ricotta, il tuorlo e la farina sufficiente per ottenere un impasto consistente. Formare delle strisce e tagliare dei pezzettini cilindrici, non troppo grandi. Cuocere in acqua salata.

Condire con panna e speck.

A piacere insaporire il condimento con un po' di scalogno tritato fine e appassito in un po' di burro o olio, aggiungere poi lo speck a striscioline, fare insaporire poi aggiungere la panna liquida e condire.

domenica 5 febbraio 2012

Girelle di gnocco Gianfranca


Questi FORMIDABILI  panini fatti con la pasta da gnocco ingrassato a  forma di girelle li ho assaggiati la prima volta vari anni fa, li ha cucinati e portati a casa nostra Gianfranca, una carissima amica, venuta a cena assieme alla sua famiglia 



Questa amicizia è nata durante un campo-vacanza per famiglie organizzato dalla Diocesi di Modena, i campi sono occasioni molto belle per creare legami, relazioni e per aiutare i nostri figli ad uscire dai soliti giri di conoscenze, per scoprire che è possibile e arricchente trascorrere una settimana di vacanza con persone che non si conoscono e scoprire che è molto facile fare amicizia, che è possibile vivere assieme momenti di formazione e condivisione, momenti di preghiera, camminate, chiaccherate, lavori domestici (mega lavature di piatti perchè nelle case dove andavamo soprattutto i primi anni, chissà perché, la lavastoviglie non andava mai!!!!! poi siamo migliorati)... e trascorrere meravigliose serate autogestite, che coinvolgevano tutti,  con giochi, scherzi e scenette che sono rimaste impresse nella memoria di tutti quelli che erano presenti. 

Un grazie enorme a Gianfranca, le sue girelle di gnocco sono state e sono il piatto forte di feste familiari (comunioni, battesimi, compleanni, feste con amici, con colleghi....), ma non solo .....  infatti preparate in quantità industriale e messe in grandi cestini sono state portate a feste vicariali, ad incontri di giovani....

LA COSA CHE MI RESTA PIU' IMPRESSA DI QUANDO PREPARO QUESTI PANINI E' IL PROFUMO CHE SI SPANDE IN CASA MENTRE  CUOCIONO NEL FORNO, MANGIARNE UNO APPENA SFORNATO, DOPO AVERNE IMMAGINATO IL SAPORE DAL PROFUMO RESPIRATO E ODORATO PER UN PO' E' UN PIACERE IMMENSO o come direbbe Fantozzi  UNA LIBIDINE PAZZESCA!

Dopo tutta questa premessa per fare le girelle di gnocco occorrono:

1 Kg di farina, 4 cucchiaini di sale, 2 pacchettini di lievito di birra, 1 hg di lardo macinato (anche un etto e mezzo), acqua e latte q.b. per un impasto morbido, 250 gr di pancetta a fettine sottili.



Preparazione:

  • Sciogliere il lievito in acqua tiepida, impastarlo con la farina, il sale, il lardo, un po' di latte amalgamare bene formando un impasto morbido. 
  • Tirare l’impasto metà alla volta, stendervi sopra la pancetta, arrotolare la pasta ben stretta formando un lungo cilindro;
  • tagliare delle strisce di 2 o 3 centimetri formando delle girelle che metteremo già nelle teglie da forno imburrate o rivestite di carta da forno.
  • Fare lievitare coperte con un telo per un ora, un ora e mezzo. 
  • Scaldare il forno a 200 gradi e cuocere per 20/30 minuti. 

giovedì 2 febbraio 2012

Glasse varie per ricoprire le torte

Mi è sempre piaciuto sperimentare, soprattutto i dolci, e quando nelle riviste che avevamo in casa scovavo qualche ricetta che m'ispirava la copiavo immediatamente e se riuscivo a convincere mia madre la provavo nel giro di pochi giorni.
Le ricette che seguono le copiai dalla rivista "Madre", a cui mia mamma è stata abbonata per decenni, quando avevo 11/12 anni e le ho utilizzate per farcire le torte delle varie feste di compleanno

GLASSA BIANCA 
Fate sciogliere in un tegame 250 grammi di zucchero in 5 cucchiai di acqua poi fate bollire tre minuti in modo che si formi uno sciroppo.
A parte sbattete a neve solidissima un albume d'uovo, versatevi poco alla volta il denso sciroppo di zucchero quando è quasi freddo, sbattendo bene finchè il preparato non sia denso e freddo, quindi spandetelo sulla torta


GLASSA AL BURRO (questa era la mia preferita)
Lavorate molto 200 grammi di burro finchè non assume la consistenza di una crema, aggiungete pian piano sempre montando il composto 2 etti di zucchero a velo. Mescolate bene e spandete sulla torta.
(può essere aromatizzata con liquori)


GLASSA SEMPLICE
Fondete in un tegame sul fuoco 250 grammi di zucchero con tre cucchiai di acqua tiepida. Rimestate finchè il composto non sia denso, aggiungete infine il succo di un limone e spargete sulla torta.


GLASSA AL CIOCCOLATO (questa non l'ho mai provata)
Sciogliere 20 grammi di cioccolata grattugiata e 1 cucchiaio di acqua in un tegame con fuoco dolce
Si lascia intiepidire un poco, si aggiungono150 grammi di zucchero a velo, rimettendo un poco su fuoco tenue.
Quando si è amalgamato bene, togliere dal fuoco e aggiungere una noce di burro (15-20 grammi), si mescola bene e si stende il preparato sulla torta.

Può essere utilizzata anche la panna montata o una crema (vedere ricetta dei bignè).
Alla crema per variare gusto si può aggiungere un poco di marsala ed avrà il gusto zabaione oppure un poco di cacao o cioccolato in polvere per averla al cioccolato.

Torta Clara

Questa è la ricetta per una torta super veloce, adatta per un fine pasto o una merenda che Clara mi ha insegnato quando avevo 15 anni, era un'altra collega di lavoro del magazzino/frigo di Piumazzo!!!

In quel periodo erano di moda i dessert Galbani ora può essere fatta con qualsiasi yogurt al gusto che preferite.

Per fare la torta occorrono: 1 bussolotto di yogurt al gusto che preferite (confezione da 125 grammi),
bussolotto che utilizzerete come unità di misura, 
3 bussolotti di farina, 1 e mezzo di zucchero, 1 scarso di olio (io ne metto solo mezzo), 3 uova, 1 dose da dolci da mezzo chilo.


Impastate in un contenitore lo yogurt, l'olio e lo zucchero, aggiungete le uova, la farina ed infine la dose per dolci. Mescolate bene.
Mettete in una teglia da forno imburrata e infarinata (oppure ricoperta da carta forno) e cuocete in forno caldo a 180 gradi per 25/30 minuti.

Sfornata può essere ricoperta di zucchero a velo.