lunedì 26 settembre 2011

Viaggio in Liguria con passaggio a Firenze

Mi sono accorta di non aver ancora ringraziato Laura e Cecco, Luca, Francesco, Carlotta per il regalo di questo blog.
Avete proprio molta fiducia in me!!!

Non sono molto brava con il computer, ma come diceva un libro di qualche anno fa:
"Io ... speriamo che me la cavo"....... soprattutto se mi aiutate!!!!!!
Vi voglio bene.

Negli ultimi tre giorni sono stata con Augusto in Liguria e mi è piaciuta moltissimo!!!
Moneglia,il mare, i sassi, il giro delle cinque terre, la focaccia ligure, le trofie al pesto, verdure fritte miste a pezzettoni..... una favola!!!


Augusto domenica mi ha voluto fare una sorpresa e nel ritorno mi ha portato a prendere l'aperitivo a Firenze.
So che può sembrare impossibile, ma non ero mai stata a Firenze.
E' una città fantastica. Il mio modo di vivere le città che visitiamo è attraverso le emozioni che provo e ieri sono state veramente tante: la piazza, il duomo, il battistero, i turisti (tantissimi), le bancherelle, Palazzo della Signoria, le statue, i bronzi, ma soprattutto una marea di persone di tutte le età  felici, sudate, con la magliette con i colori d'Italia, tantissime persone che hanno partecipato alla camminata per la vita e che hanno dato un valore aggiunto a quello che vedevo.. e poi l'Arno, Ponte vecchio, Palazzo Pitti....sempre circondati dal fiume di magliette tricolore che giravano da tutte le parti.

Gira e gira in una piazzetta (Piazza della Passera!!!!) abbiamo trovato un'osteria- tripperia che ha fatto venire gli occhi lucidi e l'acquolina in bocca ad Augusto: ci siamo goduti tonno di coniglio con bruschette al pomodoro (io) e un cartoccio di verdure e trippa Augusto!!!
Ho già cercato in Internet la ricetta del tonno di coniglio e ne ho trovata una che mi ispira, appena la sperimenterò riporterò ricetta e commenti nel blog.

domenica 18 settembre 2011

I Passatelli


Ingredienti per sei persone: 200 gr di pane grattugiato, 200 gr di parmigiano grattugiato, noce moscata, sale, 5 uova, brodo.

Preparazione:
Impastare insieme gli ingredienti, se l’impasto è molto duro aggiungere un altro uovo.
Formare delle palle non tanto grandi e quando il brodo bolle schiacciare l’impasto con lo schiacciapatate  a fori grossi direttamente nel brodo bollente, lasciare bollire qualche minuto.


Brodo di carne

Questa pagina è stata scritta da Augusto nel ricettario della nostra famiglia, posso affermare che Augusto è "brodo-dipendente"



Questa ricetta rappresenta una pietra miliare della cucina emiliana. Con esso si può dare un gusto migliore a tantissimi piatti: risotti, sughi, arrosti.

Intorno al brodo di carne si intrecciano anche leggende metropolitane, due per esempio: 
si dice che un giorno, una grande cuoca di origine meticcia ( e forse  questo è il motivo di questa leggenda), volle preparare un buon brodo per sostenere fisicamente il suo uomo. Tutto andò bene fino a quando ella si dimenticò del tegame sul fuoco fino al punto che, tornata dalle altre faccende domestiche, trovò il tegame privo di liquido; questo non perché fosse  rimasta via molto, ma perché non era riuscita a calcolare la quantità dell’acqua da mettere sul fuoco. Comunque si risollevò pensando di aver scoperto il brodo liofilizzato. ( chi conosce la persona può darne testimonianza)
Il secondo ed ultimo esempio: un’altra validissima cuoca, dopo aver tolto la carne dal brodo, seguendo con maniacale scrupolo le indicazioni in suo possesso, ha filtrato il brodo utilizzando un tovagliolo di stoffa dentro un colino da brodo ricoperto da un grosso strato di cotone idrofilo. Dopo due ore di lavoro, insieme al marito, non hanno certamente bevuto un brodino , ma hanno potuto scoprire un nuovo modo per filtrare liquido inquinato dal quale estrarre acqua pura. ( anche in questo caso ci sono testimonianze dirette).

Per fare un buon brodo ( come si dice, per tortellini ), bisogna che si faccia una scelta accurata della materia prima da usare: si deve cercare carne non troppo giovane e di vari tagli, ad esempio è importante usare parti abbastanza grasse come il doppione o la punta di petto con l’aggiunta di un pezzo magro da usare poi come lesso da servire come secondo. Non deve mancare l’osso di manzo e la gallina ( naturalmente migliore se allevata in modo genuino ) oppure il cappone per avere un brodo più gustoso.

Si possono aggiungere agli ingredienti sopra descritti, le varie verdure (dipende dalle scuole di pensiero, ad esempio noi ultimamente non le mettiamo): un pomodoro maturo, una carota, una cipolla, un gambo di sedano e facoltativa una patata.
Tutto ciò va immerso in acqua fredda e non calda, a meno che non vogliamo avere un ottimo bollito e uno scadente brodo, nel qual caso dovranno essere buttati gli ingredienti in acqua bollente in modo tale da cuocere subito esternamente la carne che tratterrà così tutte le sue proprietà, compreso il sapore.

Per tornare al brodo buono, si ricorda che non deve essere fatto assolutamente in pentola  a pressione ma a pentola scoperta, regolando la fiamma in modo tale che non bolla ma si muova appena ( sobbollire ). Da ciò si evince che per fare un buon brodo bisogna non avere fretta per cui deve rimanere sul fuoco per almeno quattro ore, durante le quali, specialmente all’inizio, si deve schiumare per togliere le parti di sangue e grasso che si raggrumano in superficie.
Se si vuole unire anche la lingua di manzo per creare un buon piatto di bollito, è preferibile, prima di metterla nella pentola, farla cuocere da sola in altro tegame in modo da farle perdere la parte più grassa evitando così dare un gusto troppo forte al brodo. Solamente verso la fine si può unirla per alcuni minuti alla restante carne. 


venerdì 16 settembre 2011

I PIATTI PER I GIORNI DI FESTA

Dieci anni fa io e Augusto ci siamo avventurati nello scrivere un piccolo ricettario in cui riportare le ricette tradizionali imparate dai nostri genitori e quelle sperimentate cucinando per la nostra famiglia che man mano cresceva, ricettario senza pretese, destinato ai parenti e agli amici più cari.
Nella prefazione al libro  avevamo scritto:

Ognuno di noi ricorda il passato a proprio modo, per noi questa è una delle maniere che coniuga meglio ciò che è nella memoria e la nostra vita attuale, con i nostri figli, con i nostri amici; il trovarsi intorno ad una tavola significa condividere le gioie e le fatiche, gli impegni e le delusioni del nostro agire quotidiano insieme ai ricordi che continuano a vivere dentro ad ognuno. L’impegno nel fare da mangiare bene, per noi, deriva soprattutto da una cultura trasmessaci che voleva, accanto alla santificazione delle domeniche e delle altre festività attraverso le celebrazioni religiose, un modo diverso dal normale per continuare a vivere la solennità anche al di fuori della chiesa, nella nostra piccola chiesa domestica: continuare a ringraziare il nostro Dio facendo festa anche a tavola. Chi di noi di una certa età non ricorda i giorni che preparavano al Natale: a fianco dell’impegno per il presepio e l’albero, vi era il lavorio dei nostri genitori a preparare le buone cose che si sarebbero potute assaggiare solamente dopo la Santa notte: i gustosissimi tortellini, il panone preparato in casa e portato a cuocere dal fornaio, i biscotti di cioccolato, i liquori fatti con i concentrati di variopinti colori con aggiunta di sciroppo e alcool,….anche il vino sulla tavola il giorno di Natale era di quello buono, che veniva tenuto ben nascosto proprio per queste occasioni. Pure gli altri tempi forti dell’anno vedevano un impegno culinario superiore alla media, anche perché allora non si poteva, per via dei problemi economici, godere tutto l’anno di queste prelibatezze, pertanto, nei giorni normali si cucinava in modo normale facendo parsimonia, utilizzando cose che non costassero molto. Proprio per non disperdere i sapori di quelle cose e di quei momenti, e anche i valori che vi stavano dentro abbiamo pensato di mettere insieme le ricette che troverete, esse non rappresentano novità culinarie ma modi di preparare semplici cose, nella maniera che noi abbiamo imparato da altri, e che ad altri vogliamo trasmettere senza pretendere di fare scuola.

Per noi le feste hanno un valore speciale ed anche i pranzi dei giorni di festa devono essere speciali

Quando eravamo piccoli (ora abbiamo superato i cinquant'anni) il primo piatto dei giorni di festa, che non mancava mai, era il brodo in cui cuocere tortellini (Natale e Pasqua e poche altre occasioni almeno nelle nostre famiglie), passatelli, zuppa imperiale, o molto più semplicemente delle tagliatelline o dei quadretti fatti in casa, altro piatto forte erano le tagliatelle con il ragù o le lasagne.

Le pietanze iniziavano sempre dal bollito servito con salse fatte in casa o con verdure raccolte o acquistate in estate e conservate sott'olio o sott'aceto, si proseguiva poi con l'arrosto di carne e le immancabili patate!
A seguire torte casalinghe (panone e torta di noci per Natale, torta di riso per Pasqua) e l'immancabile zuppa inglese!

La mia mamma, che ha qualche problema di memoria, quello che non dimentica mai è che la domenica si deve mettere su la pentola con la carne per fare il brodo!!!! (E' fantastica! potere dell'abitudine consolidata nel tempo)

martedì 13 settembre 2011

Biscottini e pasticcini fatti in casa

Queste ricette sono un regalo delle signore che hanno partecipato agli incontri di "alleniamo la memoria" che hanno chiuso il corso portando pasticcini fatti in casa, pasticcini buonissimi.

Baci di dama





200 grammi di mandorle, 200 grammi di burro, 200 grammi di farina, 160 grammi di zucchero, nutella.


Tritare le mandorle con metà dello zucchero, versare tutto sulla spianatoia, aggiungere la farina, lo zucchero rimasto, il burro ammorbidito a temperatura ambiente e a pezzetti. Impastare bene velocemente tutti gli ingredienti. Fare riposare l'impasto in frigorifero per 30 minuti. Formare poi con il composto delle palline piccole e metterle in una placca da forno imburrata. Cuocere in forno già caldo a 180° per 10 minuti (tenete sotto controllo la cottura).
Lasciare raffreddare poi unirli due a due con un po' di nutella.
Con lo stesso impasto si possono fare dei biscottini che andranno spennellati dopo cotti con un po' di gelatina d'albicocche.

Biscottini con la ciliegia o mandorla: per un rosso d'uovo impastare 50 grammi di farina, 50 grammi di mandorle tritate, 50 grammi di zucchero e 40 grammi di burro. Fare riposare l'impasto al fresco per 30 minuti. Formare delle palline, metterci una ciliegina o una mandorla intera e cuocere in forno come nella ricetta precedente.

Biscottini di varie forme: 300 grammi di farina,150 grammi di burro, 150 grammi di zucchero, 2 uova,1/2 limone,sale.
Sulla spianatoia mettere la farina, cospargela con lo zucchero e un poco di sale, al centro mettere il burro, un uovo intero e un tuorlo, la scorza grattugiata del limone. Amalgamare gli ingredienti rapidamente, fare un panetto e metterlo a riposare per un ora in luogo fresco.
Con questo impasto si possono fare vari biscotti, utilizzando le forme che più piacciono

lunedì 12 settembre 2011

Ricette della zia Anna: Polpettine e DOLCE AL MASCARPONE

Quando mi sono sposata non ero una gran cuoca, sapevo fare i dolci, le bistecche, le uova fritte, il gnocco fritto, la pizza, le crescentine (tigelle),  gli spaghetti alla carbonara (ricetta presa da famiglia cristiana), le patatine fritte e  poco altro, non avevo mai cotto un arrosto, fatto un ragù, non avevo idea delle dosi, dei tempi di cottura, ricordo ancora come un incubo certi piatti che ho preparato  e certi minestroni che potevano bastare per un reggimento.
Mi sono accorta che leggere le ricette dai giornali o dai libri non era sufficiente ed ho imparato a chiedere a chi aveva più esperienza di me che univa alle ricette tanti piccoli consigli.

Queste sono le prime due ricette che ho imparato.

Polpettine


Questa ricettina mi è stata insegnata da Anna dopo poco tempo che ero sposata (ed ero veramente alle prime armi) e avendo ospiti, avevo bisogno di un’idea semplice, ma di bella presentazione.
Ingredienti: Tacchino, maiale e mortadella macinate, (circa 120 grammi a testa), mollica di pane inzuppata con un po' di latte, grana grattugiato, sale, uovo, pane grattugiato, olio per friggere.
Amalgamare le carni tritate con la mollica di pane, il sale ed il grana. Fare delle piccole polpettine di circa 1 centimetro di diametro, passarle nell’uovo sbattuto con il sale, passarle nel pane grattugiato e friggere. Mettere in un piatto da portata disponendole a “montagna” e servire.



Dolce al Mascarpone Anna 

Questo è il dolce che da trentatre anni faccio nelle occasioni di festa ed ogni volta il mio pensiero e ringraziamento va ad Anna che me l'ha insegnato con una pazienza infinita.


 
Ingredienti: gr 500  di mascarpone, 5 uova, gr 250 di zucchero a velo, gr 100 di cioccolato fondente, gr 100 di amaretti, gr 100 di mandorle .
Preparazione: 
Grattugiare la cioccolata fondente, tritare gli amaretti, tritare poi le mandorle e metterle in una padella antiaderente e farle leggermente rosolare, aggiungere a pioggia  due o tre cucchiaiate di zucchero e lasciare caramellare mescolando sempre. Lasciare raffreddare.




Dividere i tuorli e gli albumi e metterli in ciotole abbastanza grandi, montare a neve ben ferma gli albumi, 




montare i tuorli prima da soli poi con lo zucchero a velo; quando sono ben spumosi aggiungere il mascarpone e mescolare molto bene (si può usare una frusta). Aggiungere il cioccolato e gli amaretti tritati (la quantità può anche essere ridotta, si sente meglio il gusto del mascarpone), 




unire insieme con molta delicatezza, mescolando dal basso all’alto, gli albumi all’impasto. 


Versare il dolce negli stampi e coprire con le mandorle caramellate.










Porre in freezer. Togliere dal congelatore circa 20 minuti prima di gustarlo (il tempo dipende dalla temperatura esterna, essendo un composto molto spumoso non occorre molto tempo).

Come togliere il selvatico al coniglio (di campagna)



La nonna Anna consigliava di tenere per qualche ora il coniglio, tagliato a pezzi, immerso in acqua molto fredda, con  aceto e/o limone  e fettine sottili di cipolla. 
Il coniglio va poi scolato, asciugato e cucinato nel modo in cui si preferisce. 
Se lo si fa arrosto lasciarlo insaporire un po' di tempo con olio, vino o limone, aglio, rosmarino e salvia.

Un altro metodo consiste nel lavare il coniglio in acqua corrente, lasciarlo una notte in frigo con acqua e limone,  toglierlo dall'acqua, metterlo in un tegame con il succo di un limone, coprire bene e metterlo sul fornello a fuoco alto senza sale, fargli fare “acqua” poi sciacquarlo e procedere come il solito.

sabato 10 settembre 2011

Quanta pasta cuocere???? Quanta carne comperare??? Consigli per chi si avventura in cucina

Nell'estate 1993 per la prima volta siamo andati a fare i "cuochi" in un campo per famiglie con molto entusiasmo, senza la minima consapevolezza dell' impegno che ci aspettava, è stata un'esperienza molto bella, ma ero talmente preoccupata che sono riuscita a farmi venire la febbre!!!!
Ho chiesto tantissimi consigli ai mitici Mario e Chiara e Cesare e Linda che ci hanno preceduti in questa esperienza e questo "sapere" condiviso è diventato un punto di forza per i campi degli anni successivi.
Provo a scrivere alcuni di questi punti:

Quanta pasta cuocere?
In genere si calcolano 80 gr a testa di pasta o riso, 70 gr. se ci sono molti bambini piccoli, 100 gr se ci sono ragazzi dai 10 ai 18-20 anni. 

Per fare le lasagne si calcola 1/2 uovo a testa ed un litro di besciamella ogni tre uova di sfoglia, per il ragù 50 grammi di macinato ogni uovo di sfoglia o 100 gr di pasta; se si vogliono fare i maccheroni pasticciati si calcola 50 gr di pasta a testa.

Per il secondo si calcolano 120/130 grammi di carne a testa (maiale, manzo, petto di pollo e tacchino), 150/180  grammi a testa di coscie di pollo o posteriori di pollo, coniglio.....

Se si prevede una grigliata calcolare a testa un nodo di salsiccia  (o 100 grammi), 1 costaiola, 1 braciola di coppa o filone di maiale (o carne di manzo o pollo), se ci sono bambini e ragazzi anche 1 wurstel a testa, la quantità è un po' abbondante, se ci sono molti bambini piccoli si può ridurre calcolando per loro mezza salsiccia e mezza bistecca, la carne cotta che eventualmente avanza si può cuocere con un po' di sugo di pomodoro e servire con polenta o pure' di patate.

Per fare la frittata mezzo uovo a testa,si può stare un po' abbondanti ad esempio per 20 persone 12 uova, 15 se il secondo è costituito solo dalla frittata più il contorno, io ho sempre preferito servire la frittata assieme al formaggio: bastoncini o fette di emmental, fettine di pecorino o asiago....)

Le quantità sono necessarie per evitare sprechi e per programmare gli acquisti.

Un'altra cosa che abbiamo imparato ai campi è che le cose semplici e genuine hanno sempre più successo di quelle complicate, molto elaborate.

martedì 6 settembre 2011

Ragù alla Brigo


Ingredienti: burro, macinato di manzo, macinato di maiale, salsiccia nella proporzione che ognuno preferisce (ad. esempio 1/3 di tutto, oppure 40% di manzo, 30% maiale, 30 % salsiccia), pancetta (facoltativa), cipolla, sedano, carota, sale, vino, latte, conserva (meglio se fatta in casa).


(Si calcola 50 gr di macinato per ogni 100 gr di pasta o per 1 uovo di sfoglia)

Sciogliete il burro in un tegame e fatevi appassire un trito fatto con una cipolla media, 1 gambo di sedano, una carota e la pancetta a dadini. 
Aggiungete il macinato e lasciate cuocere lentamente, aggiungete il sale (o un po’ di dado) e bagnate con mezzo bicchiere di vino, fatelo evaporare completamente. 
Aggiungete mezzo bicchiere di latte e lasciate cuocere fino a quando la carne non ha perso tutta l’acqua. 
Aggiungete la conserva ed un po’ di brodo (o acqua) e lasciare cuocere almeno un ora molto lentamente. (Più cuoce più è buono)

Questo ragù è ideale per condire le tagliatelle, la pasta di semola di vari formati e polenta, è inoltre necessario per preparazioni di pasta al forno: lasagne, maccheroni pasticciati….

lunedì 5 settembre 2011

Buon compleanno!!

Oggi, 6 settembre 2011, è il tuo compleanno cara Mamma e questo blog è il regalo che ti facciamo per ringraziarti del tuo amore e della tua pazienza.
Potrai scriverci tutte le tue preziose ricette e condividerle con chi capiterà sul tuo blog!

AUGURI MAMMA!!!!

Carlotta, Francesco, Laura, Luca, Papà