lunedì 27 febbraio 2017

Purè di carote

Per questo purè occorrono:
1 chilo e mezzo di carote, 500 grammi di patate, sale, burro, parmigiano grattugiato, un po' di fecola.

Lessare le carote in acqua salata dopo averle lavate, "sbucciate" e tagliate a pezzi; a metà cottura aggiungete le patate (pelate, lavate e tagliate a pezzi).
Quando sono cotte passarle al setaccio (utilizzare un passaverdure o un buon frullatore a immersione), aggiungere il burro e il parmigiano, regolare di sale e se necessario aggiungere un po' di fecola. Cuocere per alcuni minuti.

Frittata di mele (zia Andreina)

Direttamente dal ricettario della sorella di mia nonna Elvira, la mitica zia Andreina, che faceva delle crostate e delle marmellate che erano fantastiche. La nonna Elvira era della famosa classe del 1899, la zia era di qualche anno più giovane.

Questa è la ricetta della frittata di mele:

Tagliate 4 mele in fettine sottili, poi a strisce. Mettetele in una padella con un po' di burro fino ad arrostirle.
Battete 2 uova e due tuorli con due cucchiai di acqua, montare a neve gli albumi poi mescolare con i tuorli battuti, unire le mele e cuocere la frittata su entrambi i lati, servire bollente spolverizzata di zucchero.

Pesce "branzino" lessato

Come scritto due post fa ho deciso di pubblicare alcune ricette prese da ricettari di zie, nonni, mamme di amiche, consapevole che spesso non sono specificate le dosi. 
Sono ricette "quotidiane", fattibili anche senza dosaggi "super perfetti".

Per lessare il pesce occorre: acqua, limone, aceto, foglie d'alloro, sedano, carota, cipolla, vino bianco, prezzemolo e sale.
Metterlo a bollire dopo averlo lavato e avvolto in un telo.
Il tempo di cottura è di 20 minuti per chilo.

sabato 25 febbraio 2017

Zuppa di patate

Nei ricettari delle mamme, nonne, zie.... le ricette scritte sono prevalentemente relative ai dolci, in queste ricette vengono specificati non solo gli ingredienti, ma anche le dosi, il peso di ogni singolo ingrediente.
Ho trovato poche ricette di piatti "salati" e questi il più delle volte senza l'indicazione delle dosi, viene indicata la procedura, ma il messaggio sotteso è che è nell'esperienza, nella disponibilità di quello che uno ha in casa che la ricetta viene declinata e che può essere diversa ogni volta, ognuno può mettere più o meno quantità degli ingredienti in base al proprio gusto.
E' necessario sperimentare!!!!!

Zuppa di patate (la scrivo così come l'ho trovata)

Occorrono: patate, cipolla, olio, pelati (pomodoro),sale e pepe, acqua, pane raffermo.

Tagliare le patate a spicchi, soffriggere con olio e cipolla tritata, aggiungere un po' di pomodori pelati e soffriggere ancora.
Aggiungere sale e pepe e l'acqua quanto basta.
A cottura ultimata mettere il pane raffermo nei piatti e versare la zuppa di patate.

LA STESSA PROCEDURA VALE ANCHE PER LE ZUCCHINE (SOSTITUIRE LE PATATE CON LE ZUCCHINE O FARE UNA ZUPPA MISTA CON PATATE E ZUCCHINE)





domenica 19 febbraio 2017

Pasta rasa o grattini.

Questo tipo di pasta fa parte della tradizione della nostra zona viene cotta in brodo o nella minestra di fagioli.

Occorrono per 4 persone: 120 grammi di parmigiano grattugiato, 100 grammi di pane grattugiato, 30 grammi di farina, 2 uova e un tuorlo, sale, pepe, noce moscata q.b.

Impastare insieme gli ingredienti ottenendo un impasto duro, che si deve lasciar riposare un po' di tempo; riprendere l'impasto e grattugiarlo con una grattugia con fori grandi, muovere e stendere la pasta ottenuta perchè non si aggrumi.
Versarla in brodo bollente e farla cuocere alcuni minuti. Servire ben calda.

martedì 14 febbraio 2017

Mio

Sono in pensione!
E' dal 1 ottobre che sono a casa dal lavoro e mi è sembrata la cosa più naturale del mondo.
La presenza di Marta e Tommaso, i miei nipotini, ha fatto sì che non abbia avuto neppure un giorno in cui domandarmi "oggi cosa faccio?".
Sto imparando pian piano a prendere tempo per me, per approfondire temi che mi interessano, per pensare, ragionare, studiare.
Il mio lavoro mi portava ad incontrare tante persone, ad accompagnarle per alcuni tratti della loro vita, ad affrontare con loro difficoltà e scelte importanti...e negli anni diventava sempre più difficile non portare a casa i loro problemi, non pensare anche di notte a possibili azioni da intraprendere, a capire come rimanere al loro fianco anche nell'impossibilità di risolvere problemi troppo grandi....    ora  il poter pensare prevalentemente alla mia famiglia mi dà un senso di leggerezza che sto apprezzando molto.

Mi sono presa una pausa per capire che scelte fare, ma sono consapevole che non riesco a stare ferma e che il bisogno di stare con le persone  per me è molto forte.
Mi è tornata voglia di cucinare, ma il peso e l'età che avanzano, mi limitano un po' e devo cambiare stile di alimentazione, ma ho vecchie ricette che da tempo volevo pubblicare, piano piano lo farò, è una promessa.

A presto



giovedì 9 febbraio 2017

Come pulire i carciofi e Carciofi impanati in ricordo della nonna Anna

Mio marito Augusto ogni tanto ricorda con nostalgia i carciofi fritti della sua mamma (la nonna Anna) che di fatto erano come cotolette di carciofo. 
Io li ho assaggiati una volta sola e ne ho un vago ricordo.
Cercando in vari libri di ricette ho trovato questa ricetta che ho provato e sono molto soddisfatta!! 
Sono riuscita a fotografare solo l'ultimo pezzetto rimasto!!!



Occorrono: 4 carciofi, succo di limone, 2 uova, pane grattugiato mescolato in parti uguali con parmigiano grattugiato (o pecorino), sale e pepe (se graditi prezzemolo  tritato e 1 spicchio d'aglio tritato finissimo).

Pulite i carciofi e riduceteli in cuori. 

Per alcune indicazioni sulla preparazione dei cuori di carciofo riporto quanto scritto nel libro "giovedì gnocchi, sabato trippa" di Martino Ragusa.

"Per tutte le ricette di carciofi fritti è indispensabile l'operazione della loro riduzione in cuori: togliete le foglie esterne, scure e coriacee. Per regolarvi su quante toglierne, calcolate che la metà inferiore della foglia, quella cioè più vicina al torsolo (o girello) deve essere tutta tenera e mangiabile anche cruda. Quindi eliminate la metà apicale, quella verso la punta, e infine tornite il girello, cioè il fondo del carciofo, liberandolo della parte più dura.
Una volta ottenuti i cuori, vanno immersi per un minuto in acqua e limone perchè non anneriscano, poi vanno scolati e cucinati."

Tagliate i cuori di carciofi lungo il loro diametro (dall'alto al basso) facendo fette spesse mezzo centimetro, tuffatele in acqua bollente facendole cuocere alcuni minuti
Scolate i carciofi e lasciateli raffreddare, impanateli passandoli prima nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale e pepe, poi nel pane grattugiato mescolato in parti uguali con parmigiano grattugiato, se gradito aggiungere prezzemolo e aglio tritato finemente.
Friggete in padella a fuoco medio qualche minuto per parte.
Servirli ben caldi!!! Sono buonissimi!!!!

E' molto importante togliere tutte le foglie dure nella preparazione dei carciofi prima della cottura.
Io ho utilizzato anche i gambi del carciofo, dopo aver tolto i filamenti esterni, li ho preparati nello stesso modo mentre preparavo le fette di carciofo, sono venuti cotti bene!