martedì 25 dicembre 2012

Antipasto di pan brioches (Danubio) e menù di Natale

Oggi per il pranzo di Natale ho preparato un antipasto nuovo che ho trovato nel Blog "crocedelizia.wordpress.com", le ricette di Cle, blog che vi consiglio di guardare.
La ricetta è chiamata "Danubio" e sono palline di pan brioches farcite con quello che uno desidera, io ho utilizzato emmental e mortadella, palline che cuocendo si uniscono insieme.
Sono facilissime da confezionare e sono buonissime!!!! (Sono molto soddisfatta del mio esperimento!!!)
Sono buone salate, ma credo siano buonissime anche ripiene con marmellata o cioccolata o crema!!!!

Questa la ricetta di Cle:  "Danubio" 


400 gr farina manitoba (io ho utilizzato quella 00)
180 gr di latte 
35 gr di olio 
22 gr di zucchero 
1 cucchiaino sale 
1 cubetto di lievito di birra (oppure una bustina di lievito secco) 
1 uovo intero + 1 tuorlo per spennellare

Fare l’impasto con la farina, olio zucchero, l’uovo intero, il latte tiepido in cui avete sciolto precedentemente il lievito e lo zucchero, alla fine unite il sale. Formate una palla e lasciatela lievitare un ora e mezza circa. Quando è lievitata, tirare l’impasto in un filoncino e dividetelo in 16 pezzi, schiacciare col palmo della mano ciascun pezzo, farcitelo con il ripieno prescelto e poi chiudetelo con un pizzicotto (mettete la parte pizzicata a contatto con la base dello stampo). Una volta create le 16 palline disponetele vicine ma non attaccate in una teglia a piacere (io ho usato una tonda da 26 cm di diametro), lasciatele lievitare di nuovo per 1/2 ora. Passata la mezz’ora le palline, crescendo, si saranno attaccate fra di loro. Spennellate con il tuorlo ed infornate a 180° per circa 30 minuti.



Per il resto tutto tradizionale: Tortellini in brodo, bollito misto con lesso, cappone, gallina lingua e testina accompagnato dalla salsa della zia Marta, insalata russa, cipolline sotto aceto e in agrodolce, zampone e fagioloni, cappone arrosto, patatine e verdure impastellate fritte e, dulcis in fundo, dolce al mascarpone, zuppa inglese, torta di noci e biscottini con le noci!!!! 


Natale 2012

Benedici Signore i nostri figli.

"Figli miei,
quando voi siete venuti al mondo,
la vostra presenza
ha trasformato la nostra vita.
Voi siete divenuti la nostra gioia,
la nostra fierezza, la nostra speranza.
Le vostre sofferenze ci hanno fatto male.
I vostri dolori sono stati nostri.
Le vostre angosce le abbiamo fatte nostre.
Davanti al Bambin Gesù
noi rendiamo grazie al Signore
per la vostra nascita, per la vostra vita,
per la vostra presenza.
Il vostro cammino sia bello e lungo.
La luce vi inondi, la gioia vi accompagni.
E il Signore vi benedica ora e sempre."


Auguri di Buon Natale a tutti i figli di questo mondo, grandi, piccoli, avanti nell'età.

Un grossissimo abbraccio a tutti.   Chiara





giovedì 20 dicembre 2012

Pesci: qualche consiglio 2

COTTURA DEI PESCI

Il pesce arrosto si può fare sia in forno che sulla gratella. Ada Boni (autrice di "il talismano della felicità") consiglia di marinare per un'ora o due i pesci da cuocere innaffiandoli con olio e aromatizzandoli con qualche rametto di prezzemolo, chicchi di pepe e un po' di alloro.
Se i pesci sono abbastanza grossi bisogna praticare due o tre incisioni oblique sul dorso per far penetrare meglio il calore all'interno.

COTTURA AL FORNO

Togliete il pesce dalla marinata, liberatelo dagli aromi e conditelo con sale e pepe e passateci sopra un velo di farina.
Mettete sul fuoco una teglia con sufficiente olio e quando sarà caldo mettete giù il pesce, voltatelo subito appena avrà sentito il calore; ponete allora la teglia in forno già caldo e ad intervalli annaffiate il pesce con l'olio di cottura, girandolo delicatamente non appena la parte sotto sarà cotta. 
A cottura ultimata mettete il pesce in un piatto da portata, innaffiatelo con l'olio di cottura al quale, nella teglia  stessa, avrete aggiunto un cucchiaio di prezzemolo tritato, un po' di succo di limone e un pezzetto di burro.
I tempi di cottura sono legati alla grossezza del pesce (20 - 30 minuti o più se il pesce è molto grosso)

COTTURA IN GRATELLA

Fate riscaldare bene la gratella e adagiatevi sopra il pesce tolto  dalla marinata, liberato dagli aromi, condito con sale e pepe, ma non infarinato.
Regolate l'intensità del calore a seconda della grossezza del pesce, a metà cottura voltatelo delicatamente
Mentre il pesce cuoce ungetelo di tanto in tanto (è possibile spruzzarlo anche con un po' di vino).

AL CARTOCCIO

Al cartoccio si preparano pesci medi o grossi, si mettono su un foglio di carta oleata (o nei fogli di alluminio), si condisce il pesce nel cartoccio con olio, erbe aromatiche, (un po' di brandy), limone e a volte vongole, olive e capperi, si chiude il cartoccio e si mette al forno a cuocere a calore vivo. (30 minuti per il pesce medio, circa un ora per i pesci grossi).
Servire nel cartoccio.

Mio cognato Paolo mi ha insegnato questa ricetta per cuocere il pesce nel forno

Occorrono: Patate tagliate a fettine, un pesce insaporito con un po' di aglio, rosmarino e limone, pomodorini maturi, olio, sale

Stendere in una teglia da forno unta le fettine di patate, adagiare sulle fettine il pesce e i pomodorini, versarvi un po' di olio e salare.
Mettere in forno per 20 - 30 minuti.

Ada Boni propone una ricetta simile con il baccalà
Occorrono per 6 persone: 1 chilo di baccalà gia ammollato, 500 grammi di patate, 250 grammi di  cipolla a fettine, 5 pomodori  freschi, prezzemolo, olio e sale.
Togliete la pelle al baccalà e tagliatelo a pezzi. Ungete una teglia  da forno e fate uno strato di fettine di patate. Sulle patate spargete le fettine di cipolla e il prezzemolo tritato. Condite con olio e un po' di sale.
Sullo strato di patate e cipolle disponete il baccalà e qualche filetto di pomodoro.
Fate un nuovo strato di patate, condite con olio e sale e ponete in forno caldo a calore moderato per circa un'ora.

mercoledì 19 dicembre 2012

Riso al forno

Le ricette che mi sono arrivate da mia madre, mia suocera o dalle madri delle mie amiche hanno tutte la caratteristica di essere senza dosi, senza tempi di cottura ed è solo provandole che un minimo si capisce come fare.
Questo indica anche che ognuno può modificare la proporzione degli ingredienti a suo piacimento e personalizzare a proprio gusto la ricetta.


Questo riso al forno l'ho assaggiato la prima volta ad un pranzo per la festa della famiglia, festa che abbiamo organizzato per vari anni nel salone delle suore, il riso era molto delicato e buono.

La festa della famiglia era molto bella, venivano invitati tutti coloro che festeggiavano nell'anno in corso un anniversario importante (1- 10- 25- 50 -60 anni di matrimonio....). 

La festa iniziava con la partecipazione alla S. Messa durante la quale venivano rinnovate dalle coppie presenti le promesse del Matrimonio, seguiva poi  il pranzo ed il pomeriggio in allegria organizzato dai ragazzi dei gruppi giovanili e per alcuni anni da Paolo e i suoi amici, ho ricordi e registrazioni memorabili: scenette,  gare di canto tipo corrida (quella di Corrado a noi ci faceva un baffo!!!), travestimenti (l'imitazione della zingara di Paolo "Ventu" mi fa ancora ridere solo a pensarci..), balli ....  ma passiamo alla ricetta

Occorrono 400 grammi di riso, 200 grammi di prosciutto cotto, 
2 mozzarelle, 1 litro di besciamella a cui è stato incorporato anche il parmigiano grattugiato (direi circa 100 grammi o più),  un po' di burro.

Cuocere il riso al dente (in acqua bollente salata), condire con burro e parmigiano.
Fare la besciamella e unirvi il prosciutto cotto e la mozzarella tagliata a dadini.
Ungere una teglia da forno e alternare strati di riso con strati di besciamella e prosciutto.
Cuocere in forno a 180° per 20 minuti.

Ho un'altra ricetta quasi identica con due varianti, il riso viene condito come nella ricetta precedente, ma vengono inseriti anche due tuorli d'uovo e la teglia da forno viene rivestita di prosciutto crudo.
Il resto del procedimento è identico. 

lunedì 17 dicembre 2012

Pesci: alcuni consigli

Non sono una grande amante del pesce ed è per questo motivo che nel blog non ho praticamente inserito ricette di pesce, in particolare non riesco a mangiare i crostacei (gamberi, scampi....) nè le cozze, le vongole..

Nella nostra famiglia il venerdì si mangiavano gli spaghetti con il sugo di tonno o di sgombro, a volte le fette di palombo impanate e fritte, in inverno si mangiava il baccalà in umido (con la polenta) o fritto, solo la vigilia di Natale si mangiavano le sogliole fritte!!!!
Ho scoperto poi negli anni la frittura di pesce e il pesce azzurro alla griglia (vacanze in campeggio)

Mia cognata Marinella mi ha invece conquistata con l'antipasto di polipo (è veramente bravissima a farlo!!!) ed anche i miei cognati Paolo e Filippo, cuochi sopraffini altamente riconosciuti nella nostra famiglia allargata (e non solo!!!!) ogni anno ci deliziano con varie portate di pesce, che io purtroppo non riesco ad apprezzare come meriterebbero, ma Augusto, Luca, Francesco e Laura mi sostituiscono molto volentieri ed abbondantemente!!! (Carlotta invece ha preso da me!!)

Dopo queste considerazioni passo a consigli di base (per chi è inesperto)

Le caratteristiche del pesce fresco sono:

  1. la pelle brillante e le squame perfettamente aderenti
  2. l'occhio vivo, brillante e trasparente
  3. la carne soda ed elastica 
  4. l'interno delle branchie rosa
  5. un odore lieve e gradevole
  6. i molluschi devono avere la conchiglia ben chiusa che però si dovrà aprire quando si fanno cuocere (in caso contrario vanno scartati)

(Parlare di pesce fresco mi ha fatto venire in mente Asterix e il pescivendolo del suo villaggio, quante liti furibonde sono causate dal pesce non fresco!!!)

Come si pulisce il pesce:

Si prende il pesce e con le forbici si tagliano tutte le pinne, poi, tenendo il pesce fermo per la coda e raschiando con la lama di un coltello dalla coda alla testa, si tolgono le squame (se cuocete il pesce sulla griglia non dovete squamarlo), si tolgono poi le branchie con l'aiuto di un coltello; infine  praticate sul ventre un taglio con le forbici e  asportate le interiora.
Lavate il pesce in  acqua abbondante e asciugatelo utilizzando carta da cucina per evitare di dover lavare e deodorizzare dei teli.
(E' consigliabile utilizzare dei guanti).

Fine della prima puntata!!!!!


domenica 16 dicembre 2012

Pollo alla cacciatora

Questa ricetta del pollo in padella è copiata da un ricettario regionale di Ada Boni )
Per me in romanesco è meravigliosa!!!!


“Tajate a pezzi un pollo tenerello
e poi mettete la padella ar foco
co’ un po’ di strutto (ma piuttosto poco)
e prosciutto tritato cor cortello.
Fate soffriggere er pollo, in de la quale
Ce metterete er pepe e un po’ de sale.
Quanno ch’è diventato color d’oro
Sbruffate un po’ de persa e d’ajo trito
Un po’ de vino, e quann’è inseccolito
Mettetece tre o quattro pommidoro
Tajati a pezzi e fate coce ancora
 Armeno armeno n’antro quarto d’ora. 


Quella che segue è la ricetta del pollo alla cacciatora che faceva mia madre:

Ingredienti: un pollo a pezzetti, olio, uno spicchio d'aglio, un po' di vino, un po' di cipolla, 1 gambo di sedano, 1 o 2 carote, pomodori maturi o pelati, sale e  pepe. (se piacciono possono essere messe erbe aromatiche quali salvia, rosmarino, prezzemolo, basilico...)

Procedimento: Rosolare nell’olio i pezzi di pollo assieme allo spicchio d'aglio che poi potrà essere tolto (se a dieta mettere il pollo in una padella antiaderente con un po’ d’acqua e lasciare che il pollo si rosoli nel suo grasso),sfumare con un po' di vino. Aggiungere le verdure tagliate a fettine o dadini, compresi i  i pomodori (o la polpa), salare e lasciare cuocere per circa 40 minuti lasciando addensare il sugo, se si asciugasse troppo aggiungere un po’ d’acqua, aggiustare di sale e pepe.

Il pollo alla cacciatora è ottimo in questo periodo servito con polenta o purè di patate.

sabato 15 dicembre 2012

Salsa di noci per condire la pasta


Ricettina al volo dalla raccolta di ricette della scuola materna (Luana)

Ingredienti per 4 persone:
70-80 gr. di gherigli di noce, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, 3 cucchiai di panna liquida, 3 cucchiai d’olio, sale.

Preparazione :
Mettere a cuocere la pasta in acqua bollente salata, nel frattempo unire tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore e quando la pasta è circa a metà cottura unitevi 3 cucchiai dell’acqua in cui cuoce la pasta e frullate, fermarsi quando i gherigli sono in gran parte ben sminuzzati, ma ne rimane ancora qualche pezzetto un po' consistente.
Scolare la pasta e condire la pasta, è possibile aggiungere qualche pezzetto di burro o un po’ d’olio. 
Se la salsa risultasse troppo densa aggiungere ancora un po’ di acqua di cottura della pasta o un po’ di panna.

mercoledì 12 dicembre 2012

Dolce freddo all'ananas 2

Questa ricetta è più antica  di quella del dolce all'ananas che ho pubblicato nel post del 10 Luglio 2012, ma altrettanto buona.

Occorrono: un barattolo di ananas sciroppato, 1 quarto di litro di panna da dolci, 2 cucchiai di farina, due cucchiai di zucchero normale, 2 cucchiai di zucchero a velo, 2 uova.


  • Con lo sciroppo dell'ananas, la farina e lo zucchero semolato fare una crema e lasciarla raffreddare.
  • Montare bene i tuorli con lo zucchero a velo, montare le chiare a neve, montare la panna.
  • Unire piano piano tutto assieme.
  • Foderare uno stampo di fettine di ananas (se piace spruzzarle di cognac) , versare il composto, decorare con altre fettine di ananas  e conservare in frigo.

domenica 9 dicembre 2012

Ricette di Paola: Pesche dolci e Dolcetti con le mandorle di Sonia


Mia sorella Paola è diventata negli anni una specialista nel confezionare le "pesche dolci", pasticcini che assomigliano alle pesche. 
La ricetta l'ha imparata dalla signora Sonia a cui vanno i nostri ringraziamenti.

PESCHE DOLCI

Farina gr 500
Fecola gr 500
Zucchero gr 500
Margarina gradina gr 300
Uova 6
2 bustine di lievito  (Sonia consiglia quello Cicogna pan di spagna Andalini)
Alkermes
Nutella

Impastare gli ingredienti ottenendo un impasto piuttosto morbido…ma ha detto la Sonia di non preoccuparsi!
Ora si fanno dei  cordoncini come per fare i gnocchetti,si tagliano a tocchetti e  si formano delle palline (grandi come una noce) che verranno disposte sulla placca del forno, pardon  “ leccarda”  sulla quale avrai messo la carta da forno. La Sonia consiglia di mettere questa palline tirandole un po verso l’alto. 
La temperatura del forno deve essere sui 180 circa e sono da considerare pronte quando sono di color rosa. 
Appena saranno raffreddate formerai le pesca unendo le due metà con la nutella,poi  le rotoli rapidamente nell’alkermes poi nello zucchero dopo di che le disponi nel vassoio e le metti in freezer .
(E' necessario metterle in freezer per compattare l'impasto che altrimenti resta molto friabile)


DOLCETTI CON LE MANDORLE

Si usano le mandorle non pelate precedentemente tostate in padella per renderle più croccanti.
Si scioglie a bagnomaria la cioccolata fondente aggiungendo  un po di latte. 
Quando la cioccolata è sciolta si mettono le mandorle e si prendono su col cucchiaino formando dei mucchiettini di 2 o 3  disposte a fiore, si mettono in un piatto o nei pirottini di carta poi in freezer e si tireranno fuori solo al bisogno.

sabato 8 dicembre 2012

Crochette di riso e un consiglio in cucina


Avete cucinato un risotto e ne è avanzata una grande quantità ? Potete “riciclarlo” in questo modo !

Ingredienti :
Risotto avanzato, formaggio grattugiato, 1 uovo sbattuto, dadini di mozzarella o di fontina.
Preparazione :
Aggiungere al risotto formaggio grana grattugiato, l’uovo sbattuto, i dadini di mozzarella o fontina, impastare e formare con le mani delle crocchette.
In una teglia unta o foderata di carta da forno mettete le crocchette e fatele cuocere in forno a 200° finchè non si sarà formata sopra una crosticina dorata.
Potete usare qualunque tipo di risotto (con zucchine, con funghi, con fagioli ecc.).


Mini Consiglio!!!

In alcune ricette di dolci si trova come ingrediente la farina di mandorle, oppure quella di nocciole che non sono facili da reperire.
E' possibile ottenere farina di mandorle, di nocciole, di noci tritando molto finemente i frutti, è indispensabile però aggiungervi un poco di zucchero che assorbirà l'olio contenuto nei frutti stessi.


Ghirlanda di pasta di sale per Natale


Dal libretto della Scuola Materna della mia amica Luana

Ghirlanda di pane per Natale

Questa ghirlanda non è buona per essere mangiata ma allieta le nostre feste !

Ingredienti :
1 tazza di sale fino, due tazze di farina bianca, ¾ di tazza di acqua, nastri colorati, un mazzetto di agrifoglio, palline colorate.

Preparazione :
  • Prendiamo una terrina capace e, come prima cosa, versiamoci dentro il sale e la farina secondo la quantità indicata.
  • Aggiungiamo poi l’acqua a temperatura ambiente e procediamo ad impastare.
  • Lavoriamo bene ed energicamente l’impasto, in questo modo la pasta sarà più morbida e lavorabile. Dalla pasta dobbiamo ricavare sempre lavorando con le mani, due rotoli della stessa lunghezza e dello stesso spessore.
  • A questo punto incrociare i due cilindri come se si dovesse fare una treccia, formare poi un anello da cuocere in forno prima ad 80° per qualche ora poi a 180° per dorare la nostra opera d’arte.
  • Ed ora scateniamo la fantasia per decorare la ghirlanda nel modo che più ci piace !



mercoledì 5 dicembre 2012

Foglie di verza fritte e frittelle dolci di polenta

Mini ricette tratte da  "Famiglia Cristiana" del 2008.

FOGLIE DI VERZA FRITTE

Occorrono: 4-6 foglie di verza di medie dimensioni, 1 uovo, 2 cucchiai di farina, sale, abbondante olio di arachide per friggere.


  1. Eliminare la costa centrale delle foglie di verza, pareggiarle, lavarle accuratamente, asciugarle con un canovaccio.
  2. Passare le foglie nell'uovo leggermente sbattuto poi nella farina.
  3. Friggerle in abbondante olio caldo e, appena saranno dorate, scolarle su un foglio di carta da cucina assorbente e salarle.
  4. Servirle ben calde.


FRITTELLE DOLCI DI POLENTA

Occorrono: 400 grammi di polenta pronta ancora calda, 120 grammi di zucchero, 2 uova, 30 grammi di burro, 50 grammi di uvetta sultanina, la buccia grattugiata  di un limone, 1 cucchiaio di zucchero a velo, abbondante olio di semi di arachide per friggere.


  • Ammorbidire l'uvetta in acqua tiepida, scolarla bene e unirla alla polenta calda, aggiungere il burro, lo zucchero, la buccia grattugiata del limone, le uova e mescolare finché gli ingredienti saranno ben amalgamati.
  • Stendere il composto con una spatola bagnata, sopra un piano di lavoro spennellato di olio, allo spessore di un centimetro circa. Lasciare raffreddare completamente e ritagliare tanti rombi.
  • Friggere i rombi, pochi alla volta, in abbondante olio caldo finchè saranno leggermente dorati.
  • Scolare le  frittelle e disporle sopra un foglio di carta da cucina assorbente, quindi servirle tiepide cosparse di zucchero a velo.

domenica 2 dicembre 2012

Cucinare i cardi 0.2: Salsicce e cardi

Riprendo il post scritto il  10 Dicembre 2011 che troverete qui

I cardi sono "parenti" del carciofo, sono ricchi di calcio e ferro, ma anche di cellulosa.

E' bene comperare quelli di colore bianco argento, quelli verdi sono più amari e filamentosi.
Come il carciofo il cardo tende ad annerire, per cui è bene pulirlo e immergerlo subito in acqua acidulata con il limone.

Se si consumano crudi (in genere si utilizza il cuore del cardo che è più tenero) portateli in tavola in una ciotola contenente la stessa soluzione di acqua e limone.
Crudi sono buoni con una salsa di acciughe, olio e aglio (la "bagna cauda" piemontese).

Lessati sono ottimi anche passati nel burro e conditi con parmigiano.

Ho trovato ricette con i cardi gratinati (lessati, messi in una teglia e coperti con besciamella arricchita con noce moscata e parmigiano grattugiato, poi cotti al forno), con i cardi abbinati alla fonduta, con i cardi fritti... ma ho scelto questa ricetta molto casalinga e tradizionale, tipica delle nostre zone.

SALSICCE E CARDI

Questa è una ricetta tradizionale e, come tale, senza dosi!!!!

Rosolare nell'olio con aglio, rosmarino (e odori a piacimento)  la salsiccia a pezzetti e alcune spuntature di maiale, aggiungere alcuni pomodori a pezzetti (o la polpa di pomodoro) e lasciare cuocere, se tende a seccarsi aggiungere un po' di acqua. 
Aggiustare di sale.
Intanto pulire il cardo, tagliarlo a pezzetti e lessarlo.
Farlo rosolare in padella con un po' di olio e cipolla tritata, aggiungere un po' di latte.
Quando la salsiccia è quasi cotta unire i cardi, mescolare bene e terminare la cottura.

mercoledì 28 novembre 2012

Scorta di erbe aromatiche (suor Germana)

Uno dei miei hobby preferiti è conservare ricette, consigli, articoli di riviste che ritengo interessanti, li metto da parte, li dimentico, poi mi piace riprenderli e riscoprirli dopo un po' di tempo.

Questo è un consiglio di Suor Germana che avevo trovato in una "Famiglia Cristiana" del 2005, non è proprio la stagione adatta, ma avere scorta di erbe aromatiche può sempre essere utile.

Suor Germana scrive così:
" Se avete erbe aromatiche in abbondanza   potete essiccarle e conservarle per l'emergenza.
Bisogna lavarle, scuotere via l'eccesso di acqua e liberarle dagli steli.
Adagiatele su carta da cucina, distribuendole in modo uniforme.
Mettetele nel forno a microonde per 20-30 secondi.
Lasciate riposare per 10 minuti a forno spento e versatele in vasetti puliti. 
Si manterranno a lungo.

Un sorriso costa meno dell'elettricità, ma dona molta più luce.
Abbè Pierre, fondatore comunità Emmaus

domenica 25 novembre 2012

Il frigo sempre nuovo..rimedi casalinghi.. consigli di suor Germana

E' molto che non scrivo piccoli consigli sulla gestione domestica.

FRIGO SEMPRE NUOVO...

Riprendo partendo dal frigo con un "consiglio di suor Germana",  ma avrei potuto scrivere "consiglio della nonna Alma" perchè, per la pulizia del frigo,  la mia mammetta mi diceva quasi le stesse cose.

"L'interno del frigorifero e del congelatore si pulisce con acqua e bicarbonato di sodio, oppure con acqua e aceto, o ancora con detersivi per stoviglie non abrasivi (io aggiungo non troppo schiumogeni).
Niente sbiancanti e solventi: recano solo danni.
Ogni 2-3 mesi è utile passare il condensatore (la parte posteriore) con l'aspirapolvere.
I cassetti per le verdure devono essere lavati frequentemente, per evitare la formazione di muffe e cattivi odori.
Tenere sempre tersa la guarnizione della porta."

Una o due volte l'anno è necessario procedere alla pulizia del congelatore. Meglio farlo quando è quasi vuoto.
Almeno 4 o 5 ore prima di scongelarlo mettetelo al massimo, perchè i cibi che contiene facciano scorta di freddo, poi toglieteli e metteteli in un luogo fresco (io li metto tutti assieme in una catinella e li copro con un panno di lana che aiuta a mantenere il freddo). 
Staccate l'apparecchio, introducete un contenitore con acqua calda per affrettare lo scongelamento e lavatelo quindi con acqua e aceto.
Asciugate bene, riattaccate e mettete al massimo.

RIMEDI CASALINGHI

Se qualcuno in casa ha la febbre molto alta e non avete o non trovate la borsa del ghiaccio può essere utile un sacchetto di verdura surgelata (esempio piselli, minestrone...).

Se dovete disinfettare una ferita e non avete disinfettante diluite del sale di cucina nell'acqua e detergete la ferita, brucerà un po', ma avrete raggiunto lo scopo. 
Volete attenuare il dolore per una puntura d'insetto? Usate qualche goccia di aceto puro o leggermente diluito.

Sorridere è un ottimo esercizio. 
Le rughe vanno all'insù. 
E avere le rughe che sparano verso l'alto anziché verso il basso ti porta ad essere più positiva.
(Luciana Littizzetto)

sabato 24 novembre 2012

Crema di lattuga (Lisa Biondi)

Ricettina per le serate fredde!!!

Occorrono: 600 grammi di lattuga, 30 grammi di burro o margarina, mezzo litro di latte, 3/4 di litro di brodo anche preparato con i dadi, 25 grammi di parmigiano grattugiato, 1 tuorlo d'uovo, sale - pepe, 200 di pane raffermo tagliato a dadini, 50 grammi di burro o margarina.


  • Lavate bene e fate bollire per 10 minuti in acqua salata la lattuga. 
  • Scolatela e tritatela finemente o passatela al  setaccio.
  • Fate insaporire il passato in 30 grammi di burro già imbiondito.
  • Unite il latte e fate bollire per 5 minuti.
  • Aggiungete il brodo e lasciate cuocere mezz'ora.
  • Nella zuppiera sbattete il tuorlo con il parmigiano grattugiato.
  • Versate la crema bollente sempre rimestando.
  • Servite con crostini di pane imbionditi nel burro.

Nel 1965 non si usava il frullatore ad immersione, la ricetta quindi può essere modificata tritando grossolanamente la lattuga bollita, insaporendola nel burro poi unendo un po' di latte.
Frullare il composto ed unire man mano gli altri ingredienti e cuocere come da ricetta.

Pensieri dal libro già citato di Christiane Singer

"....Quando essa (la libertà) viene intesa come l'abrogazione di ogni obbligo, di ogni impegno, di ogni relazione profonda, la pseudo-libertà conduce diritto all'entropia, al disincanto e alla morte. 

Soltanto la potenza dei limiti fa sì che lo spirito s'impenni, s'infiammi, s'innalzi al di sopra di se stesso.
Davanti ad una tela immensa di cui non vedesse i bordi, ogni pittore, per quanto geniale, rinuncerebbe a dipingere. La dimensione ridotta della tela, la delimitazione stessa eccitano i suoi pennelli.
La libertà vive della potenza dei limiti. Essa è il gioco ardente, l'immenso respiro all'interno dei limiti."

Fagottini di prosciutto e carciofi (suor Germana)

Dall'agenda di Suor Germana un antipasto che può essere anche un secondo piatto un po' diverso dal solito.

Occorrono: 6 carciofi, 24 fettine di prosciutto crudo, 24 scaglie sottili di parmigiano, mezzo limone, sale, olio, 1-2 uova, pane grattugiato.


  • Pulite i carciofi togliendo le foglie dure poi metteteli per 5 minuti in acqua acidulata con il limone, fateli poi cuocere in acqua salata togliendoli quando sono ancora sodi.
  • Tagliateli in 4 spicchi. 
  • Prendete una fettina di prosciutto crudo, posatevi sopra 1 quarto di carciofo e una scaglia di parmigiano, avvolgete il tutto formando un fagottino.
  • Procedete nello stesso modo per ciascuna fettina, disponete in modo ordinato formando un rettangolo i fagottini e posatevi sopra un peso per 5 minuti per schiacciarli leggermente.
  • Ora passateli nell'uovo sbattuto poi nel pane grattugiato.
  • Friggeteli in olio bollente, asciugate l'olio eccedente e servite.

martedì 20 novembre 2012

Tortino di mele di Lisa Biondi

L'ho già scritto un'altra volta: mi piace guardare con quali parole, frasi, le persone arrivano a leggere qualche ricetta nel mio blog.
Ultimamente una delle richieste è stata "torta di mele " di Lisa Biondi.
Ho già pubblicato varie ricette di Lisa Biondi, ma non quella della torta di mele che ho trovato nel ricettario "Cuciniamo insieme" edizione per le abbonate della rivista "Madre" anno 1965.

Questa è una ricettina semplice, da dolce "feriale", quasi per merenda, ma queste ricette sono le mie preferite.

Occorrono: 100 grammi di burro o margarina, 100 grammi di zucchero, 2 uova intere, 150 grammi di farina, 1 cucchiaino di lievito in polvere, scorza grattugiata di limone, 500 grammi di mele (3 mele) possibilmente Delizia (mele dolci, non aspre).


  • In una terrina mescolate il burro, tenuto a temperatura ambiente o appena sciolto, con lo zucchero; unite le uova intere, sbattendo bene, con la farina e il lievito setacciati assieme, la scorza grattugiata di limone e le mele pelate tagliate a fettine.
  • Mescolate bene il composto e versatelo in una tortiera larga 22 centimetri e alta 5 unta di burro.
  • Mettete in forno moderato per circa 40 minuti.
  • Togliete dal forno e sformate la torta quando sarà tiepida, facendo raffreddare su una gratella. 
  • Cospargete di zucchero a velo prima di servire.



Nella ricetta di mia zia Ersilia, il cui procedimento è molto simile, ci vanno 250 grammi di farina, uguale peso di zucchero, 3 uova, 100/120 grammi di burro, il lievito, 4 mele a fettine, la scorza grattugiata di limone, alcuni amaretti sbriciolati. 
Il procedimento è uguale, si utilizza una teglia di diametro maggiore.
Anche questa ricetta è ottima!!! Io l'ho fatta anche di pere ed è ugualmente buona.



Altre ricette della torta di mele la trovate qui e qui  ed infine qui

domenica 18 novembre 2012

Soufflè di patate e pensieri in libertà

Ieri rimettendo a posto le mie raccolte di ricette ho ritrovato quella del Soufflè  di patate, ricetta degli amici Giorgio e Paola  e mi sono trovata immersa in un mare di ricordi.

Da fidanzati, ormai una vita fa, iniziammo un percorso di preparazione al matrimonio che ci fu proposto da Padre Luciano Tavilla assieme ad  alcune coppie sposate.

Noi fidanzati entravamo nella vita di queste coppie che per gli incontri ci accoglievano nelle loro case, condividevamo la cena con loro, con i loro figli e dopo si continuava con l'incontro.
Era un bellissimo spaccato di vita e di fede perchè le parole diventavano quotidianità, concretezza dei gesti, immediatezza e spontaneità. 

La disponibilità di queste famiglie, molte con bimbi piccoli, ad accoglierci, ascoltarci, aiutarci a calare nella vita quotidiana la Parola di Dio, che insieme a loro e a padre Tavilla meditavamo, è stato un segno grandissimo, un dono prezioso che ha orientato la nostra vita.
Ringrazio di questo il Signore.

Come ho detto iniziavamo gli incontri con la cena e non c'era nulla di meglio per creare un clima conviviale, aperto, sereno.
Quello che segue era una piatto che a noi piaceva moltissimo ed essendo ancora alle prime armi avevo chiesto a Paola la ricetta - che lei stessa aveva trovato in famiglia cristiana- l'ho fatta varie volte, poi da anni è rimasta dimenticata nel cassetto. 
E' ora di rispolverarla!!!!

Occorrono (per sei persone): 2 chili di patate farinose, fatele lessare, pelatele e passatele al passaverdura o schiacciapatate non appena cotte.
Al passato unite due cucchiai di burro, 3 cucchiai di panna, 3 tuorli e i bianchi a neve, 100 grammi di formaggio grattugiato e 70 grammi di panna liquida.
Mischiate il tutto, mettetelo in una teglia da gratin o da sufflè (a bordi alti) bene imburrata.  
Cospargete la superficie con formaggio (circa due cucchiai) e con qualche fiocchetto di burro.
Mettete la teglia in forno medio per circa 20 minuti, poi portate subito in tavola altrimenti il sufflè si accascia.

Vi garantisco che merita!!!

Il ricordo della nostra preparazione al Matrimonio mi ha fatto venir voglia di riportare qui alcune frasi tratte dal libro "Elogio del Matrimonio, del vincolo e altre follie" di Christiane Singer che ci è stato regalato quando abbiamo festeggiato i 25 anni di Matrimonio; è un libro insolito, provocante, che aiuta a riflettere.


"Fra il desiderio profondo di legarsi, di impegnarsi corpo e anima, e il desiderio ugualmente profondo di conservare la propria libertà, di sfuggire ad ogni legame, che caos!
Ma, per vivere queste esigenze contraddittorie e di pari dignità senza venir dilaniato, non c'è da aspettare soccorso né dalla filosofia, né dalla morale,  né da nessun sapere costituito.
Probabilmente, i soli modelli adatti a consentirci di procedere sono l'alto volteggio e l'arte del funambolo.
Un matrimonio non si contratta.
Si danza.
A nostro rischio e pericolo"


La vera avventura della vita, la sfida chiara e alta non è quella di fuggire l'impegno, ma di osarlo.
Libero non è chi si rifiuta d'impegnarsi.
Libero è senza dubbio chi avendo guardato in faccia la natura dell'amore - i suoi abissi, i suoi giri a vuoto e le sue esultanze - senza illusioni, si mette in cammino, deciso a viverne costi quel che costi l'odissea, a non rifiutarne né i naufragi né la sacralità, disposto a perdere più di ciò che credeva di possedere e a guadagnare infine ciò che non è quotato in nessuna borsa: la promessa mantenuta, l'impegno onorato nella traversata senza finzioni d'una vita umana.
                                               C. Singer     

sabato 17 novembre 2012

Torta di ricotta e cioccolata fondente

Ricetta tratta dalla raccolta della scuola media di Marano sul Panaro "Ricette e tradizioni". 


Per la farcitura occorrono:
700 grammi di ricotta, 200 grammi di zucchero, un po' di liquore sassolino.

Per la pasta occorrono: 300 grammi di farina, 100 grammi di zucchero, 100 grammi di burro, 2 uova, lievito per dolci da 1/2 chilo, scorza di limone grattugiata.

Per la copertura 
un quadretto di cioccolata fondente da 100 grammi, zucchero a velo.


  1. In una ciotola amalgamare bene la ricotta con lo zucchero ed il sassolino.
  2. Impastare la farina con il burro, lo zucchero, le uova, il lievito e la scorza di limone.
    Dividere l'impasto a metà. Imburrare una teglia e cospargere con un velo di farina.
    Coprire il fondo della teglia con metà dell'impasto passato nello schiacciapatate per fare "i passatelli"
    Ricoprire il fondo preparato con la crema di ricotta.Ultimare con la seconda metà dell'impasto passato nella schiacciapatate per coprire la ricotta.
    Cuocere in forno a 180° per 30-40 minuti.
  3. Appena sfornato ricoprire con il cioccolato a pezzetti (o grattugiato con la grattugia a fori grandi) e spolverare di zucchero a velo.

Questa ricetta l'ho vista preparata anche con la pasta utilizzata interamente stesa sulla teglia a ricoprire il fondo e i bordi, farcita poi con l'impasto di ricotta e la copertura di cioccolato fondente a scagliette e zucchero a velo direttamente sulla farcitura di ricotta. 






lunedì 12 novembre 2012

Liquore di cioccolata

Questa è una ricetta delle nostre nonne, è un liquore che veniva considerato adatto alle signore!!!!!! 
Messo in bottiglie di terracotta o ceramica (non sono indispensabili)  con il collo largo  perché il liquore è denso.

Non bisogna bere alcolici, ma considerando che ci stiamo avvicinando all'inverno e al freddo un mezzo bicchierino qualche volta ce lo possiamo permettere!!!

Questa la ricetta:
In una casseruola si mettono 80 grammi di cacao amaro e 400 grammi di zucchero.
Mescolando sempre con un cucchiaio di legno pulito aggiungere mezzo litro di latte freddo, versandolo a poco a poco per sciogliere bene i grumi del cacao. Mettere la casseruola sul fuoco e, sempre mescolando, portare a ebollizione e lasciare bollire quietamente per alcuni minuti.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare, unire una bustina di vanillina e 110 grammi di alcool da liquori.
Mescolare ben bene quindi imbottigliare.
Lasciare riposare per circa 15 giorni prima di assaporarlo!!!
Al momento di servire scuotere la bottiglia.
Se si desidera un liquore meno denso e sciropposo  aggiungere una tazzina d'acqua al latte da impiegare per la preparazione.

sabato 10 novembre 2012

Torta alla crema di limoni

Di questa ricetta ne esistono infinite versioni, questa è presa dalla raccolta "Ricette e tradizioni" della Scuola Media di Marano sul Panaro anno 1996/97. 

Scolari, insegnanti, personale non docente.. hanno pubblicato ricette della propria famiglia (quindi non solo emiliane), tutte ampiamente sperimentate e degustate.

Ingredienti per la crema: 400 grammi di acqua, 60 grammi di fecola, 200 grammi di zucchero, 2 limoni (sia la buccia che il succo), 3 uova intere.


  • In una casseruola unire allo zucchero la fecola, la buccia grattugiata di due limoni e l'acqua stemperando bene. 
  • Mettere sul fuoco e far bollire due-tre minuti. 
  • Togliere il tegame dal fuoco e incorporarvi il succo di due limoni mescolando velocemente. 
  • Quando la gelatina sarà fredda aggiungere le uova intere mescolando velocemente.


A parte preparare la pasta frolla con:

250 grammi di farina, 100 grammi di burro a temperatura ambiente, 125 grammi di zucchero, 2 uova intere (o 1 uovo e un tuorlo), un pizzico di sale, 2 cucchiaini rasi di lievito per dolci.

Impastare velocemente tutti gli ingredienti (volendo si può far riposare l'impasto 30 minuti in frigo).-
Con metà impasto foderare una tortiera, mettere la crema al limone e, con la pasta rimasta, fare un disco che copra il tutto. 
Cuocere in forno già caldo a 170°-180° per 30 minuti.

(Per fare meno fatica a stendere la pasta mettetela tra due fogli di carta forno, poi con il mattarello sarà facilissimo).

martedì 6 novembre 2012

Zuppa alla bolognese

Questa minestra, come la zuppa imperiale, fa parte dei "piatti della festa" tipici delle nostre zone, è semplice e fatta di prodotti genuini, sostanziosi.

Occorrono: 5 uova, 100 grammi di semolino, 100 grammi di parmigiano grattugiato, 100 grammi di mortadella tritata, 50 grammi di burro ammorbidito, poco sale, un po' di noce moscata, un litro e mezzo di brodo


  • Dividere i tuorli dagli albumi, montare questi ultimi a neve, sbattere bene i tuorli. 
  • Unire ai tuorli il semolino e tutti gli altri ingredienti.
  • Amalgamare bene e unire delicatamente gli albumi, versare in una teglia imburrata, cuocere in forno a 170°-180° per circa 20 minuti. 
  • Lasciare raffreddare, tagliare a pezzettini, versare nel brodo bollente e lasciare cuocere alcuni minuti.

sabato 3 novembre 2012

Budino di ricotta

I budini sono dolci tradizionali, forse si è persa un po' l'abitudine di prepararli, preferendo i tanti preparati industriali, ma quelli casalinghi hanno il pregio di essere confezionati con prodotti semplici, freschi e che possono essere dati ai bambini con molta tranquillità.



Ingredienti :
500 gr. di ricotta, 150 gr. di zucchero a velo, 200 gr. di mandorle, 200 gr. di canditi (se non piacciono possono essere esclusi, volendo ci si può mettere un po' di uvetta oppure la scorza di limone grattugiata), un po’ di rum (oppure succo di ananas se preparato per i bambini), 4 uova intere, un po’ di polvere di qualche biscotto secco grattugiato, burro.

Preparazione :
Mettere a bagno per mezz’ora le mandorle tritate e i canditi con rum o succo di ananas, poi aggiungere ricotta, zucchero a velo e le uova, amalgamare il tutto e versare nello stampo prima imburrato e spolverizzato con la polvere di biscotto. 
Cuocere a bagnomaria per 1 ora a 180°. 
Lasciarlo raffreddare poi capovolgere.

venerdì 2 novembre 2012

Vellutata di zucchine e porri

Questa ricetta è tratta dal ricettario dell'asilo nido di San Cesario (1996/97) del quale ho già pubblicato la ricetta del gommasio, della pasta al ragù di farro, della pasta e broccoli.

La mitica tata Edda per la vellutata di zucchine e porri scrive che occorrono:

5 zucchine medie, 2 porri (o 4 cipollotti) con parti bianche e verdi, 4 foglie di basilico, 1 spicchio di aglio, olio extravergine di oliva, sale marino integrale, 1 cucchiaio di maizena. Pane integrale tagliato a dadini.


  • Lessiamo insieme le zucchine e i porri (o cipollotti) per 20 minuti circa. 
  • Passiamoli poi nel passaverdura aggiungendo la loro acqua di cottura (circa 2 bicchieri) in modo da ottenere una crema piuttosto liquida.
  • Rimettiamo il composto sul fuoco, aggiungiamo il sale marino, il basilico tritato finemente e l'aglio spremuto.
  • Facciamo bollire ancora a fiamma bassa per cinque minuti, aggiungiamo un abbondante cucchiaio di maizena sciolta in acqua e cuociamo, mescolando, ancora cinque minuti.
  • Serviamo caldo con il pane integrale tagliato a dadini e tostato in padella con pochissimo olio d'oliva e se gradita una spolverata di parmigiano grattugiato.



domenica 28 ottobre 2012

Post 200!!!! Tortelloni di ricotta


Mamma mia!!!! 200 post pubblicati!!! Non l'avrei mai creduto.

Oggi è un giorno da ricordare soprattutto perché abbiamo festeggiato i 50 anni di Matrimonio di Marta e Andrea ed è stata una festa bellissima!


I tortelloni di ricotta (fatti bene) sono il piatto che mi piace di più in assoluto, non amo mangiarli spesso per "tenerne la voglia!!!" , così li gusto molto di più. 

Queste le dosi che mi ha insegnato mia cognata Marta (la festeggiata di oggi!)

Per il ripieno: Ricotta 6 etti, 2 etti di spinaci bolliti, strizzati e tritati, 1 uovo, 100/150 grami di parmigiano grattugiato, sale, noce moscata.

Per la pastella: 5 uova e 500 grammi di farina

  • Cuocere gli spinaci in acqua salata, colarli e strizzarli bene, tritarli. 
  • Unirli alla ricotta,  aggiungendo sale, grana, noce moscata e l’uovo, mescolare bene.
  • Fare la pastella con le uova e la farina, tirare la sfoglia (non troppo sottile) e tagliarla a quadrettoni, riempire con il ripieno e formare il tortellone (chiudere la pasta sul ripieno sollevando un lembo e chiudendo a triangolo, tirare in giù  i due angoli del lato più lungo ed unirli insieme intorno ad un dito per formare il tortellone). 
  • Cuocere in abbondante acqua salata. 
  • Condire con il sugo  burro e salvia o con sugo alla pancetta. (vedere i post già pubblicati).
In alcune ricette parte della ricotta del ripieno (circa un terzo) viene sostituita con il mascarpone, in altre viene unito anche un po' di prezzemolo tritato e se gradito un po' di aglio.

venerdì 26 ottobre 2012

Salsa della nonna

Questa salsa è ottima con la carne bollita, ma è buona con le uova sode, nei panini, su fette di pane tostato...

Occorrono: 300 grammi di prezzemolo, 3 carote, 2 peperoni (uno giallo e uno rosso), 2 cipolle, 1 bicchiere di aceto, mezzo bicchiere di olio, 1 cucchiaio di zucchero, mezzo cucchiaio di sale.


  • Tritare il prezzemolo, macinare le carote, le cipolle e i peperoni.
  • Mettere tutte le verdure in un tegame, unire l'aceto, il sale e lo zucchero.
  • Cuocere pian piano per circa un ora e mezzo.
  • Poco prima della fine cottura aggiungere l'olio.
  • Mescolare bene e, se non utilizzata subito, mettere ben bollente nei vasi che vanno chiusi immediatamente.

martedì 23 ottobre 2012

Torta tipo Barozzi

La torta Barozzi è un dolce "originale", sublime ed unico, che viene venduto nella pasticceria Gollini  di Vignola, è una ricetta antica, la cui composizione è segreta. 
Se vi capita di andare a Vignola bisogna assolutamente assaggiarla!!!

Questa torta è più casalinga ma molto molto buona.

E' una ricetta che mi ha passato mia nipote Lella e vi consiglio di provarla

Occorrono: 50 grammi di mandorle tostate e tritate, 200 grammi di burro, 200 grammi cioccolato in polvere, 200  grammi di zucchero, 4 cucchiai di farina, 4 uova, 4 cucchiaini di caffè (liquido), un po' di sassolino (liquore)
  • Montare bene le uova con lo zucchero, aggiungere il cioccolato, la farina amalgamando bene.
  • A parte sciogliere lentamente il burro, tostare e tritare le mandorle e aggiungere tutto all'impasto di uova e cioccolata.
  • Inserire poi il sassolino e il caffè.
  • Imburrare una teglia e cospargerla di farina o pane grattugiato.
  • Versarvi il composto e cuocere in forno a 180° per 35-40 minuti.

Seconda ricetta presa dall'agenda "Al Rezdor" del 1979


Occorrono: 300 grammi di mandorle,100 grammi di burro, 6 uova, 300 grammi di zucchero, 70 grammi di cioccolata in polvere, 30 grammi di cacao, 6 cucchiaiate di caffè, un po' di Rum.

Tostare e macinare le mandorle, mescolare con il burro, i tuorli d'uovo, lo zucchero, la cioccolata e il cacao, il caffè, il Rum e gli albumi montati a neve.
Rivestire una teglia non alta con carta oleata (o carta forno inumidita e stropicciata per stenderla meglio), versarvi l'impasto. Cuocere a forno moderato (170°-180°) per mezz'ora.
Togliere poi la torta dallo stampo e sistemarla sul piatto

venerdì 19 ottobre 2012

Zuppa di cipolle

Questa è la mitica ricetta della zuppa di cipolle di mio fratello Giovanni. 
Ricordo ancora la prima volta che l'ho assaggiata a casa sua (abitava ancora nel primo appartamento al quinto piano senza ascensore), assaporarla è stato il miglior premio per la scalata  per raggiungere il suo appartamento. 
A me e Augusto è piaciuta moltissimo!!! 
Quel sant'uomo di Giovanni, sapendo che a noi piaceva tanto, ce la fece anche una volta che andammo a trovare lui e la famiglia in campeggio in tenda a Punta Marina !!!! 

E' doveroso dire che la cucina profumerà di cipolla almeno per due giorni, ma ne vale veramente la pena!!!!


Per sei persone occorrono: Un litro e mezzo di brodo di carne (meglio 2 litri), almeno 4 cipolle abbastanza grandi, 2 cucchiai di farina, 1 bicchierino di brandy o cognac (facoltativo), 80-100 grammi di burro, 1 bicchiere di latte (o panna liquida), pane a fette abbrustolito, parmigiano o gruviera o emmental grattugiato.

Procedimento: 
  • si affettano finemente le cipolle e si mettono in un tegame a fuoco lento ad appassire con il burro, devono cuocere dolcemente, non devono strinarsi o seccarsi, ma rimanere morbide e diventare quasi una poltiglia. Sul finire, se gradito, versare un bicchierino di brandy e lasciare evaporare.
  • Aggiungere infine la farina, mescolando velocemente, per uno o due minuti per amalgamare bene tutto.
  • Versare il brodo bollente e lasciare cuocere a fuoco lento per non meno di  mezz'ora. 
  • Aggiungere infine il latte o la panna e lasciare bollire ancora  almeno cinque minuti.
  • Nel frattempo abbrustolire il pane a fette.
Per servire la zuppa si possono seguire due diverse modalità:

1) Preparare un piatto fondo o una ciotola per ogni commensale mettendo una o due fette di pane abbrustolito, cospargere con abbondante formaggio grattugiato, versarvi sopra il brodo di cipolle e servire (se preferite le ciotole possono essere messe in forno a gratinare - con il grill - due/tre minuti poi servite)

2) porre il pane a strati in una ciotola di larghe dimensioni cospargendolo di abbondante formaggio grattugiato, versare il brodo di cipolle e passarlo in forno (funzione grill) per alcuni minuti per dare una rosolatina in superficie. Si serve in ciotole capienti.