Non ho scritto molto di me nelle note personali, non mi viene spontaneo.
Una cosa però fa parte di me e mi rendo conto che traspare quando parlo dei campi, dei figli, della nostra coppia: la mia fede, la nostra fede in Gesù, nella sua Parola. "La nostra vita radicata in Cristo"!
E' un'affermazione grande, importante, che spaventa, ma non riesco a pensare la mia vita se non radicata in Cristo.
Non mi sento perfetta, arrivata, anzi la grandezza della scelta mi rende consapevole della mia piccolezza e dell'essere sempre in cammino.
Quando riesco a fermarmi, a pensare e riflettere sulla mia vita, mi rendo conto che le mie parole si trasformano in preghiera, preghiera semplice, legata alla quotidianità, a quanto successo nella giornata.
Questi pensieri ad esempio li ho scritti al termine di una serata con i fidanzati in preparazione al matrimonio qualche anno fa:
"E' stata una grande serata, quante cose emerse, pezzetti di vita, pensieri intimi, domande, inquietudini.
C'è sete di te Signore, forse con parole inadeguate, ma nel loro cuore, nel nostro cuore c'è sete di Te.
Grazie Signore degli incontri, dei doni, della tua presenza, del darci la possibilità di capire che in ogni incontro "vero", che non si limiti all'esteriorità, si scopre un mondo nuovo, infinito, profondo, inaspettato.
Signore aiutali e aiutaci a continuare a camminare nel percorso intrapreso, fa sì che sentiamo sempre sete di Te e donaci di trovarti e sentirti sempre nel nostro cuore.
Questa invece è una preghiera che ho scritto riprendendo alcuni pensieri di una meditazione di Don Enrico:
Signore sostienici nel nostro cammino, guidaci "come chi ti è sempre un passo avanti" non troppo lontano da sembrare irraggiungibile, ma sempre altro, sempre un po' più in là.
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