domenica 18 novembre 2012

Soufflè di patate e pensieri in libertà

Ieri rimettendo a posto le mie raccolte di ricette ho ritrovato quella del Soufflè  di patate, ricetta degli amici Giorgio e Paola  e mi sono trovata immersa in un mare di ricordi.

Da fidanzati, ormai una vita fa, iniziammo un percorso di preparazione al matrimonio che ci fu proposto da Padre Luciano Tavilla assieme ad  alcune coppie sposate.

Noi fidanzati entravamo nella vita di queste coppie che per gli incontri ci accoglievano nelle loro case, condividevamo la cena con loro, con i loro figli e dopo si continuava con l'incontro.
Era un bellissimo spaccato di vita e di fede perchè le parole diventavano quotidianità, concretezza dei gesti, immediatezza e spontaneità. 

La disponibilità di queste famiglie, molte con bimbi piccoli, ad accoglierci, ascoltarci, aiutarci a calare nella vita quotidiana la Parola di Dio, che insieme a loro e a padre Tavilla meditavamo, è stato un segno grandissimo, un dono prezioso che ha orientato la nostra vita.
Ringrazio di questo il Signore.

Come ho detto iniziavamo gli incontri con la cena e non c'era nulla di meglio per creare un clima conviviale, aperto, sereno.
Quello che segue era una piatto che a noi piaceva moltissimo ed essendo ancora alle prime armi avevo chiesto a Paola la ricetta - che lei stessa aveva trovato in famiglia cristiana- l'ho fatta varie volte, poi da anni è rimasta dimenticata nel cassetto. 
E' ora di rispolverarla!!!!

Occorrono (per sei persone): 2 chili di patate farinose, fatele lessare, pelatele e passatele al passaverdura o schiacciapatate non appena cotte.
Al passato unite due cucchiai di burro, 3 cucchiai di panna, 3 tuorli e i bianchi a neve, 100 grammi di formaggio grattugiato e 70 grammi di panna liquida.
Mischiate il tutto, mettetelo in una teglia da gratin o da sufflè (a bordi alti) bene imburrata.  
Cospargete la superficie con formaggio (circa due cucchiai) e con qualche fiocchetto di burro.
Mettete la teglia in forno medio per circa 20 minuti, poi portate subito in tavola altrimenti il sufflè si accascia.

Vi garantisco che merita!!!

Il ricordo della nostra preparazione al Matrimonio mi ha fatto venir voglia di riportare qui alcune frasi tratte dal libro "Elogio del Matrimonio, del vincolo e altre follie" di Christiane Singer che ci è stato regalato quando abbiamo festeggiato i 25 anni di Matrimonio; è un libro insolito, provocante, che aiuta a riflettere.


"Fra il desiderio profondo di legarsi, di impegnarsi corpo e anima, e il desiderio ugualmente profondo di conservare la propria libertà, di sfuggire ad ogni legame, che caos!
Ma, per vivere queste esigenze contraddittorie e di pari dignità senza venir dilaniato, non c'è da aspettare soccorso né dalla filosofia, né dalla morale,  né da nessun sapere costituito.
Probabilmente, i soli modelli adatti a consentirci di procedere sono l'alto volteggio e l'arte del funambolo.
Un matrimonio non si contratta.
Si danza.
A nostro rischio e pericolo"


La vera avventura della vita, la sfida chiara e alta non è quella di fuggire l'impegno, ma di osarlo.
Libero non è chi si rifiuta d'impegnarsi.
Libero è senza dubbio chi avendo guardato in faccia la natura dell'amore - i suoi abissi, i suoi giri a vuoto e le sue esultanze - senza illusioni, si mette in cammino, deciso a viverne costi quel che costi l'odissea, a non rifiutarne né i naufragi né la sacralità, disposto a perdere più di ciò che credeva di possedere e a guadagnare infine ciò che non è quotato in nessuna borsa: la promessa mantenuta, l'impegno onorato nella traversata senza finzioni d'una vita umana.
                                               C. Singer     

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