Occorrono: 600 grammi di lattuga, 30 grammi di burro o margarina, mezzo litro di latte, 3/4 di litro di brodo anche preparato con i dadi, 25 grammi di parmigiano grattugiato, 1 tuorlo d'uovo, sale - pepe, 200 di pane raffermo tagliato a dadini, 50 grammi di burro o margarina.
- Lavate bene e fate bollire per 10 minuti in acqua salata la lattuga.
- Scolatela e tritatela finemente o passatela al setaccio.
- Fate insaporire il passato in 30 grammi di burro già imbiondito.
- Unite il latte e fate bollire per 5 minuti.
- Aggiungete il brodo e lasciate cuocere mezz'ora.
- Nella zuppiera sbattete il tuorlo con il parmigiano grattugiato.
- Versate la crema bollente sempre rimestando.
- Servite con crostini di pane imbionditi nel burro.
Nel 1965 non si usava il frullatore ad immersione, la ricetta quindi può essere modificata tritando grossolanamente la lattuga bollita, insaporendola nel burro poi unendo un po' di latte.
Frullare il composto ed unire man mano gli altri ingredienti e cuocere come da ricetta.
Pensieri dal libro già citato di Christiane Singer
"....Quando essa (la libertà) viene intesa come l'abrogazione di ogni obbligo, di ogni impegno, di ogni relazione profonda, la pseudo-libertà conduce diritto all'entropia, al disincanto e alla morte.
Soltanto la potenza dei limiti fa sì che lo spirito s'impenni, s'infiammi, s'innalzi al di sopra di se stesso.
Davanti ad una tela immensa di cui non vedesse i bordi, ogni pittore, per quanto geniale, rinuncerebbe a dipingere. La dimensione ridotta della tela, la delimitazione stessa eccitano i suoi pennelli.
La libertà vive della potenza dei limiti. Essa è il gioco ardente, l'immenso respiro all'interno dei limiti."
Nessun commento:
Posta un commento