Quanto tempo che non scrivo!!!!!
Provo a riprendere con una ricetta classica.
Io amo molto gli arrosti, dopo averli rosolati li lascio cuocere o in pentola a pressione o al forno senza doverli seguire più di tanto.
Se utilizziamo carne "magra" (come il filetto o la lonza di maiale o il petto di tacchino) l'arrosto è molto buono anche freddo ed in estate, con una bella insalatina, un po' di maionese, è veramente gradevolissimo!!!!!
Per fare quest'arrosto occorrono:
800 grammi di petto di tacchino in un unico pezzo, 100 grammi di pancetta, salvia, aglio, rosmarino, un bicchiere di brodo (anche di dado), un po' di brandy, olio, sale e pepe.
Tritare la pancetta con gli odori (aglio, salvia e rosmarino nella quantità che più gradite), praticare dei fori nella carne ed introdurre in ciascuno un po' del trito preparato, salare, pepare e legare la carne per mantenere in forma.
In una teglia far soffriggere il trito rimasto con qualche cucchiaio d'olio, far rosolare la carne, spruzzarla con il brandy e e bagnarla con qualche cucchiaio di brodo. Portare a termine la cottura cospargendo la carne con altro brodo, girando ogni tanto la carne. Tempo di cottura circa un'ora.
Fra qualche mese (evviva - evviva) diventerò nonna.... e bisogna che inizi ad allenarmi!!!
Niente di meglio che cominciare con una bella canzoncina del grandissimo Sergio Endrigo:
Era una casa molto carina,
senza soffitto, senza cucina;
non si poteva entrarci dentro,
perché non c’era il pavimento;
non si poteva andarci a letto,
in quella casa non c’era il tetto;
non si poteva fare pipì,
perché non c’era il vasino lì.
Ma era bella, bella davvero,
in Via dei Matti numero zero.
Ma era bella, bella davvero,
in Via dei Matti numero zero.
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