sabato 2 marzo 2013

Stracchino della duchessa

Dopo i dolci fritti l'altra mia mania quando ero 14enne sono stati i dolci freddi.

Sono partita dal dolce salame (ricetta nel post del 09/06/12) poi ho scoperto i dolci al cucchiaio.

Questo è uno dei primi dolci, la cui ricetta mi è stata data da una collega di lavoro quando raccoglievo la frutta nel periodo estivo.
Mi rendo conto che dovevo essere una gran rompiscatole perchè chiedevo ricette a tutte!!!!

Questa è la ricetta del suo STRACCHINO DELLA DUCHESSA

Occorrono: 16 savoiardi, sassolino, 4 uova, 4 cucchiai di zucchero, 4 etti di mascarpone, 1 bicchierino piccolo di rum, 2 etti di cioccolato al latte.


  • Sbattere bene i tuorli, aggiungere lo zucchero continuando a  montare il composto.
  • Aggiungere il rum.
  • Unire il mascarpone e mescolare a lungo. 
  • Unire la cioccolata a pezzetti. 
Versare il composto in uno stampo foderato di savoiardi bagnati nel sassolino o  rum.
Tenere in frigo alcune ore.

In seguito ho letto varie altre ricette che prevedono di aggiungere gli albumi a neve, poi dividere il composto in due parti, in una parte unire un po' di cacao e  di mandorle tritate, nell'altro mettere la cioccolata a pezzetti (in genere fondente).
Bagnare i savoiardi nel caffè e rivestire uno stampo rettangolare.
Versare il composto al cacao poi quello chiaro, coprire con altri savoiardi bagnati nel caffè e mettere in freezer per alcune ore.

Un'altra ricetta più antica prevede  al  posto del mascarpone 250 grammi di ricotta e 250 grammi di panna che dovrà essere montata. Il procedimento è uguale alla prima ricetta: al composto di uova e zucchero va aggiunta la ricotta poi la panna montata, poi la cioccolata che può essere al latte o fondente.

2 commenti:

  1. Questo dolce lo abbiamo fatto anche noi qualche tempo fa e ci ha letteralmente stregati, sia per il sapore sia per la sua eleganza! :)

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    1. I dolci tradizionali per me hanno una marcia in più, c'era un uso del liquore forse un po' eccessivo, ma era veramente una festa quando arrivavano in tavola.!!! In onestà bisogna dire che non venivano fatti spesso e c'era una cura particolare nel prepararli.
      Grazie del commento, alla prossima

      Maria Chiara

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