giovedì 11 ottobre 2012

"Solo per oggi" di Papa Giovanni XXIII

Questo "decalogo della quotidianità" è di Papa Giovanni XXIII, l'ho letto per la prima volta circa 16 anni fa, da allora ne ho sempre una copia a portata di mano e lo rileggo spesso, mi aiuta a riflettere sulla mia vita.

Ho deciso di pubblicarlo oggi in occasione del cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano secondo in ricordo della grandezza e lungimiranza di Papa Giovanni.

"Signore benedici la tua Chiesa ed aiutaci a crescere nelle fede, nell'amore e nella corresponsabilità".


  1. Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.
  2. Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi,non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.
  3. Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell’altro mondo, ma anche in questo.
  4. Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
  5. Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo,  così il silenzio e l’ascolto sono necessari alla vita dell’anima.
  6. Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.
  7. Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l’indecisione.
  8. Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l’esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
  9. Solo per oggi non avrò timori.  In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell’Amore.
  10. Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.

2 commenti:

  1. ciao Chiara, riapro oggi dopo qualche settimana il tuo blog.Due settimane fa è nata Martina . .quanto è grande e tangibile la grazia di Dio . . e quanto è impegnativo fare la mamma. Sono cambiate priorità, ritmi, tempi e desideri . . .ti abbraccio e spero di rivederti presto. Buona scrittura, Elli, Manu e Martina

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    1. Carissima Elisa, ho imparato solo qualche giorno fa della nascita di Martina ed ho telefonato subito a Francesca per avere notizie.
      Sì, è verissimo, lo stupore, la gioia di vedere, avere accanto un figlio appena nato è una cosa immensa, talmente grande che ci porta immediatamente a Dio.
      Una nuova vita è affidata a noi!!!! e ci si sente piccoli, impreparati, ma consapevoli che siamo un dono reciproco,importantissimo, unico, gli uni (papà e mamma)per gli altri (i figli).
      Quello che scrivi è proprio vero, cambia la vita, la quotidianità, non si è più SOLO COPPIA, MA FAMIGLIA ed è un impegno grande.
      Ogni giorno ti sembrerà di avere mille dubbi e di dover prendere infinite decisioni (ha mangiato abbastanza? perchè piange? ho abbastanza latte....) per fortuna negli ultimi anni sono stati rivalutati metodi più antichi, che tengono lontana la bilancia, sono più elastici con gli orari.....
      Il giorno del Matrimonio di Luca scherzando ti ho detto di ricordarti che la regola migliore non era essere perfetti, ma "sopravvivere" che per me significa relativizzare le cose non fondamentali per poter vivere al meglio quelle importanti!! e cos'è importante lo deciderete insieme tu e Manu con la grande compartecipazione di Martina che, soprattutto per i primi tempi, regolerà in maniera molto significativa la vostra vita.
      Un abbraccio grandissimo.
      Maria Chiara

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