Questa ricetta l'ho ritagliata alcuni anni fa dal giornalino della COOP "Consumatori" (anno 2004) e conservata in un quadernino di ricette che avevo portato in soffitta, il mese scorso l'ho riscoperto.
Riprendo l'articolo scritto: "Tra rito, tradizione e razionalità".
"Una tradizione ha spesso in sé elementi rituali.La preparazione del nocino è legata ad antichi riti pagani di celebrazione del solstizio d'estate (la notte più corta dell'anno), trasferiti sui festeggiamenti cristiani per San Giovanni Battista. I modenesi sanno che i malli per il nocino si raccolgono nella notte di San Giovanni, la notte "della guazza" (rugiada). Ormai debbono essere pochi quelli che sono così legati alla tradizione da rispettare alla lettera la prescrizione.
Infatti, 24 giugno a parte, quello che conta è che i malli siano maturi al punto giusto.
Come stabilirlo?
<<Si coglie un mallo -spiega la signora Ferrari- e con uno spillo si prova a forarlo: se lo spillo penetra senza trovare ostacoli è troppo presto; se invece incontra una piccola resistenza nel guscio in formazione, allora è il momento giusto. Con questa prova si scopre che ci sono differenze tra i frutti che stanno in ombra e quelli più esposti al sole, e che i noci di montagna non sono come quelli di pianura: in Appennino ho colto malli a metà luglio!>>"
NOCINO (ricetta dell'ordine del Nocino modenese)
Ingredienti: 1 litro di alcool a 95°, 800 grammi di zucchero, 31/33 malli di noci.
aromi facoltativi: mezzo centimetro (scarso) di cannella in stecca, 1 chiodino di garofano (uno solo), un pezzettino di noce moscata. Gli aromi debbono essere dosati in modo che il sapore della noce prevalga sugli stessi.
Preparazione: secondo la signora Bruna Ferrari, che tra l'altro consiglia di non usare aromi:
<<In un vaso a bocca larga si mettono i malli tagliati in quattro parti e si versa sopra lo zucchero; si mescola ogni tanto con un cucchiaio di legno, finché - dopo circa 24 ore - lo zucchero è sciolto.
Si aggiunge l'alcool e si lascia in fusione 40 giorni. A questo punto, secondo la tradizione, i malli si tolgono, noi invece cerchiamo di "dimenticarceli" nell'infusione fino a primavera, avendo cura di aprire la chiusura ermetica circa una volta la settimana, per dare al liquore 2-3 minuti d'aria, in modo da evitare che diventi verdastro.
Si filtra prima con un colino, poi con una pezzuola e s'imbottiglia.
Per il consumo è bene aspettare un anno (tre è meglio).>>
Altre ricette del nocino le trovate qui
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